#ChampionsLeagueClash: City schiaccia Napoli in una notte da incubo per gli azzurri – La cronaca della debacle all’Etihad! #MCFC #Napoli #UCLDrama
La serata all’Etihad Stadium è stata un bagno di sudore per il Napoli, che ha affrontato il Manchester City come Davide contro Golia, ma senza fionda. I Citizens, con la loro solita arroganza da milionari del pallone, hanno dominato la scena fin dall’inizio, lasciando gli azzurri a rincorrere ombre e a sperare in miracoli. L’atmosfera era elettrica, con tifosi partenopei in trasferta a fare da sparring partner involontari di una festa che si è trasformata in un incubo.
La gara è partita con un ottimo approccio del Napoli, che ha pressato forte sin dai primi minuti. Alle 3′, un pressing asfissiante degli azzurri ha messo in difficoltà gli inglesi, mentre alle 5′, un fallo di Doku su Politano ha fatto urlare al torto subito. Ma le buone intenzioni non sono bastate. Alle 7′, gli azzurri sembravano carichi, ma il City ha iniziato a mostrare i muscoli. Alle 9′, un destro potente di Reijnders è stato deviato in corner da Savic, e alle 12′, Spinazzola ha provato a scuotere la squadra con un traversone pericoloso, dimostrando che il Napoli c’era – o almeno ci provava.
Il primo tempo è stato un rollercoaster di emozioni, con il Napoli che ha retto l’urto solo grazie a parate miracolose. Alle 15′, secondo corner per il City, e alle 17′, un miracolo di Donnarumma su Beukema ha salvato la prima grande occasione azzurra. Ma poi, il patatrac: alle 18′, un brutto intervento di Di Lorenzo su Haaland ha costretto l’arbitro al VAR, e alle 20′, chiara occasione da gol con espulsione per Di Lorenzo. Il capitano fuori, e il Napoli costretto a rintanarsi. Alle 23′, punizione di Reijnders deviata in corner, e alle 24′, colpo di testa di Haaland poco sopra la traversa. Il resto? Una difesa serrata: alle 30′, calcio d’angolo per il City; alle 33′, sinistro di Foden parato da Savic; alle 34′, corner del Napoli battuto malissimo da Politano; alle 37′, paratissima di Savic su Rodri; alle 40′, parate su O’Riley e Gvardiol. Si è finito il primo tempo sullo 0-0, ma chi pensava a un miracolo si sbagliava di grosso.
Nel secondo tempo, il City ha premuto l’acceleratore come un bullo in cortile. Alle 46′, si è ripartiti con il Napoli sotto assedio, e alle 48′, i padroni di casa spingevano mentre gli azzurri si limitavano a difendere. Alle 50′, Foden ci ha provato con il sinistro, palla al lato. Poi, il giallo: alle 52′, Politano interrompe un contropiede di Doku e si becca il cartellino. Alle 55′, fuori Politano, dentro Juan Jesus, ma non è servito a granché. E qui arriva la mazzata: alle 56′, gol di Haaland con un colpo di testa perfetto su cross di Foden – 1-0. Alle 61′, giropalla del City, e alle 65′, raddoppio con una serpentina spaventosa di Doku che dribbla tutti e batte Milinkovic-Savic con il sinistro – 2-0. Il Napoli ha provato a reagire, con cambi alle 69′ (fuori Doku, dentro Savinho) e alle 71′ (fuori Anguissa, Lobotka e Hojlund, dentro Elmas, Gilmour e David Neres), ma era troppo tardi per ribaltare la baracca.
Alla fine, il Manchester City ha confermato di essere una macchina inarrestabile, mentre il Napoli, nonostante lo spirito battagliero, ha pagato caro gli errori e l’espulsione. Una gara che entrerà negli annali per le parate di Savic e la resistenza azzurra, ma che lascia l’amaro in bocca – perché contro i giganti, a volte, non basta solo sudare. Gli occhi ora sono puntati sulle prossime sfide in Champions League, dove il Napoli dovrà leccarsi le ferite e tornare a mordere.