Marchegiani accende il dibattito: Il Milan come il Napoli di un anno fa?
Luca Marchegiani, l’ex estremo difensore della Lazio e ora opinionista Sky, ha sparato qualche frecciatina intrigante nel suo ultimo intervento al Quotidiano Sportivo. Parlando di Milan, Napoli e Juventus, ha acceso discussioni che i veri tifosi del Napoli non possono ignorare. Specialmente quel paragone audace con i rossoneri: “Se Milan senza coppe può essere il nuovo Napoli? Sì, il paragone ci sta. Poi ha preso un allenatore che sa come si vince, e come il Napoli un anno fa, è reduce da una stagione in cui ha reso al di sotto del proprio potenziale. Quindi anche i giocatori che già c’erano possono dare di più. Poi c’è Tare, che è uomo di campo, esperto e con personalità, una figura che un po’ era mancata nel raccordo tra società e campo”.
Ma dai, davvero? Il Milan come il Napoli dello scorso anno? È una provocazione che fa arrabbiare, ma anche riflettere. I partenopei hanno dimostrato che con organizzazione e fame si può dominare, eppure paragonare i rossoneri – reduci da una stagione anonima – al nostro trionfo sembra un po’ esagerato. Forse Tare è un colpo di genio per loro, ma senza le coppe, il Milan rischia di essere solo un’ombra di quel Napoli che ha fatto impazzire l’Italia.
Sul Napoli di Conte, Marchegiani è più convincente: “Penso di sì, per due motivi: perché non credo che lo scudetto sia stato un miracolo, come a volte viene raccontato. E perché ha preso rinforzi mirati per poter reggere su due fronti, anche se forse dei nuovi il solo De Bruyne sarà tra i titolari”. Finalmente qualcuno che non etichetta il nostro scudetto come “miracolo”: era solo sudore e classe, non un colpo di fortuna come dicono i soliti scettici. Con Conte in panchina, e rinforzi mirati, il Napoli è pronto a dominare – anche se quella menzione a De Bruyne suona come un errore clamoroso, forse intendevano un acquisto reale come Raspadori. I veri tifosi sanno che non serve un fenomeno straniero per regnare.
E la Juventus? “Adesso non è valutabile, è ancora da completare, anche se David è un ottimo attaccante. Ci sono ancora troppe incognite sia in entrata che in uscita. Non ha bisogno di stravolgere l’organico, solo di mettere dentro della sostanza”. Ah, la solita Juve: sempre in bilico tra promesse e caos. Mentre il Napoli costruisce con precisione, loro barcollano con incognite ovunque – un po’ come negli anni bui post-Agnelli, dove la “sostanza” era più fumo che arrosto. Per i napoletani, questo è un segnale: non sottovalutateci, perché lo scudetto non è un miracolo, è il nostro destino. Forza Napoli, è ora di rispondere sul campo!