mercoledì, Aprile 30, 2025

Marciniak del rigore su Lozano ricordato: Ibrahimovic protesta per la severità dell’arbitro su Theo

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Il pari per 1-1 tra Feyenoord e Milan segna il termine dell’avventura rossonera in Champions League, lasciando spazio a delusione e autocritica. Zlatan Ibrahimovic, dirigente del Milan, si è espresso ai microfoni di Sky Sport, evidenziando le insidie e le mancanze di una serata amara ma che invita a una riflessione interna.

La delusione e l’episodio chiave

Nel post-partita, Ibrahimovic non nasconde l’amarezza del club: "Siamo delusi e arrabbiati. E’ mancata maturità, ma l’arbitro è stato duro…". Un episodio di simulazione avrebbe cambiato le sorti del match, secondo l’ex campione, lasciando il Milan in inferiorità numerica e con la necessità di guardare avanti, a partire dal campionato.

Aspettative mancate e autocritica

L’analisi post-gara di Ibrahimovic continua, sottolineando le potenzialità inespresse: "Tanto di più…". Il Milan, partendo forte, deve fare i conti con una situazione di svantaggio numerico che ha minato la prestazione. Il commento sulla gestione di Theo riflette lo stato d’animo del gruppo: "Questa situazioni, quando succedono, non si può dire se siano giuste o no…".

Guardando al futuro

Nonostante la delusione per l’eliminazione, Ibrahimovic mantiene una visione chiara degli obiettivi stagionali: "Oggi è una delusione uscire dalla Champions…". L’idea di un Milan dominante resta centrale, con un occhio critico a migliorare la rosa: "Voglio vedere un Milan dominante…". La riflessione su una squadra rinnovata ma forse ancora in cerca di equilibrio chiude le dichiarazioni: "Io ho smesso, se potevo continuare a giocare giocavo…".

Questa notte europea, seppur amara, potrebbe rappresentare il punto di partenza per una nuova spinta verso traguardi futuri ambiziosi per il Milan.

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