Marcolin: I titolari in campo contro il Genoa, e quel fenomeno di Hojlund che ricorda i vecchi leoni del calcio
Dario Marcolin, ex giocatore e attuale commentatore, non le manda a dire quando si tratta di analizzare le mosse del Napoli. In un mondo dove gli allenatori spesso giocano al risparmio, lui va dritto al punto, criticando chi si nasconde dietro calcoli inutili dopo una sconfitta. C’è poco da scherzare: secondo Marcolin, il tecnico non ha intenzione di riposare nessuno, soprattutto con la sosta alle porte.
“Contro il Genoa secondo me Conte farà giocare i titolarissimi – ha detto l’ex azzurro e commentatore Dazn Dario Marcolin a Radio Marte nel corso di ‘Forza Napoli Sempre’ – con il solito modulo con quattro centrocampisti, passando al 4-3-3 eventualmente in corso d’opera. Dopo aver perso a Milano non è il caso di fare calcoli sulla gestione dei calciatori, con la sosta in vista, poi, non intenderà far riposare i calciatori. Chi andrà in Nazionale dovrà poi pensare al recupero. Il Genoa giocherà una gara simile a quelle che il Napoli ha giocato con Pisa e Cagliari, il Grifone ha fatto una partita a Bologna molto difensiva, affidandosi alle ripartenze.”
Passando a talenti emergenti, Marcolin non si trattiene nel fare paragoni che potrebbero far storcere il naso ai puristi.
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“Hojlund mi ricorda insieme Casiraghi e Boksic. Nel secondo gol che ha segnato con lo Sporting mi è sembrato di vedere Casiraghi per come ha attaccato tra difensore e portiere, con coraggio e con grande stacco di testa. Non ha avuto paura di niente come fanno i grandi attaccanti. Sull’attacco alla profondità per il primo gol ha mostrato una grande accelerazione, dando due metri agli avversari, che mi ha ricordato Boksic. E’ un calciatore completo per essere un 2003 ed avendo già giocato molte gare. La svolta di De Bruyne in Champions è stata mentale, come se si fosse sbloccato dopo la discussione con Conte. Con quel cambio subìto il belga ha capito che è uno dei tanti e non un privilegiato, in Champions ha mostrato corsa e leadership”.
In sintesi, Marcolin offre uno sguardo crudo sul calcio moderno, dove non c’è spazio per i viziati e i privilegiati. Dal Napoli che deve dare tutto contro il Genoa, passando per le promesse come Hojlund, è chiaro che nel gioco non valgono scuse: o si corre, o si resta a casa.