martedì, Novembre 12, 2024
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Marelli: “Il VAR interviene solo su errori chiari. Anguissa-Dumfries: contatto minimo”

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Durante la trasmissione ‘Bordocampo – I Tempo’ su Radio Capri, è intervenuto Luca Marelli, ex arbitro e opinionista DAZN, per discutere il controverso finale della partita Inter-Napoli.

Analisi degli Episodi Controversi

Riguardo all’episodio finale di Inter-Napoli e al rigore tra Anguissa e Dumfries, Marelli ha chiarito: "Nel finale, sull’azione di Simeone, non c’era nulla da verificare, poiché il contatto era leggero. Sul rigore Anguissa-Dumfries, come ho già detto in trasmissione, il contatto è stato minimo e il VAR non sarebbe comunque intervenuto." Marelli ha spiegato che il protocollo del VAR non prevede il suo intervento per episodi già visti chiaramente dall’arbitro in campo. "Il VAR non nasce per correggere ogni possibile errore, ma per correggere errori chiari ed evidenti," ha aggiunto Marelli, sottolineando l’importanza di mantenere il focus su errori evidenti.

Confronto con Altri Sport

Marelli ha poi parlato di come altri sport gestiscono situazioni simili. "Nel basket, ad esempio, davanti al monitor non ci sono ex giocatori, ma solo arbitri," ha affermato, mettendo in risalto l’esperienza e la competenza richieste agli arbitri. "La competenza che ha un arbitro non può averla un giocatore, non per mancanza di intelligenza, ma per una questione di esperienza," ha concluso, evidenziando la complessità del regolamento e il lungo percorso necessario per diventare arbitro.

Discussione sul Tocco di Mano di Olivera

Sul tocco di mano di Olivera, Marelli ha chiarito che l’episodio non era punibile. "Si tratta di un contrasto tra giocatori, con le braccia che, tutto sommato, si trovavano in posizioni non congrue per un fallo da rigore," ha spiegato, segnalando la necessità di una soglia alta per l’assegnazione di un rigore.

Considerazioni sul Campionato

Guardando avanti al futuro del campionato, Marelli ha indicato che Inter e Napoli si contenderanno il titolo fino alla fine. "Il campionato è estremamente aperto: ci sono sei squadre che possono lottare per un posto in Champions League, e tra queste, quattro hanno le carte in regola per vincere lo scudetto," ha concluso, citando in particolare Inter, Napoli, Atalanta e Juventus.

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