Marelli stronca il contatto McTominay-Tomori: “Non è rigore, solo una toccatina! Recupero? Serveva un minuto in più”

Luca Marelli spara a zero sugli errori arbitrali e i tifosi esagitati #ArbitraggioFalloso #CalcioInGioco #TifosiFurbi

L’analista arbitrale Luca Marelli è intervenuto in trasmissione per fare chiarezza su alcuni episodi controversi del calcio italiano, non risparmiando critiche a chi non conosce le regole o le usa per fare audience. Con un tono diretto e un po’ ironico, Marelli ha ribadito la sua posizione su fatti recenti, mostrando quanto il mondo del pallone sia infestato da opinioni faziose e ignoranti.

“Ci tengo a ribadire che nel corso di Napoli-Pisa Beukema si è presentato con il braccio largo sul tiro del giocatore del Pisa. Quel fallo di mano era da punire, non contano le deviazioni precedenti. Non è un mistero questa ricostruzione, purtroppo al giorno d’oggi parlano e scrivono persone inconsapevoli di sbagliare poiché non conoscono il regolamento.”

Poi, Marelli ha puntato il dito contro un fenomeno ancora più fastidioso: quelli che sanno le regole ma le stiracchiano per scatenare discussioni online, solo per gonfiare i loro numeri di visualizzazioni. È un mondo dove l’obiettività è rara, e lui non si trattiene dal dirlo.

“Dopo di che, c’è un fenomeno ancora peggiore e pericoloso che non va sottovalutato, ovvero quello di chi conosce il regolamento, ma che fanno discussione, parlando e scrivendo, per ottenere visualizzazioni e generare interazioni tra persone che hanno visioni opposte. Ci sono episodi soggettivi e non critico chi la pensa diversamente. Ci sono fatti obiettivamente complicati che possono essere interpretati in mille modi diversi.”

Passando a un episodio specifico, Marelli ha analizzato il contatto McTominay-Tomori, definendolo complicato ma non abbastanza per un rigore. Con un tocco di sarcasmo, ha spiegato che l’arbitro ha fatto la scelta giusta, anche se in casi del genere il VAR resta impotente.

“Fallo McTominay-Tomori? Episodio complicato, ma il tocco è troppo lieve.

Marelli non ha risparmiato i tifosi, ammettendo che per natura sono di parte, e ha suggerito di invertire le situazioni per vedere come cambiano le reazioni. È una critica un po’ tagliente, ma realistica, su come il tifo offuschi il buon senso.

“Dopo di che, il tifoso non è obiettivo per sua natura e indole. Lo capisco e non li condanno per questo. Ci sono, però, dei regolamenti che devono essere considerati e bisogna capire la regola di base. A volte bisognerebbe vedere cosa succederebbe a parti invertite, i tifosi del Napoli si sarebbero fatti esplodere, ma è normale che i tifosi ragionano in base al proprio tifo.”

Nel complesso, Marelli ha elogiato l’arbitro Chiffi per la sua prestazione, lamentando però i giudizi affrettati di molti. Ha previsto nuove polemiche per la prossima partita di alto profilo, mostrando come il circo del calcio non si fermi mai.

“Chiffi ha arbitrato molto bene, mi è piaciuto molto. Molti partono con dei giudizi precostituiti e a me questa cosa da fastidio. Quando mercoledì verrà assegnato l’arbitro per Juventus-Milan cominceranno altre polemiche.”

Infine, Marelli ha toccato il tema dei minuti di recupero, suggerendo che forse se ne potevano aggiungere un paio, basato sulla sua esperienza diretta con il coordinamento arbitrale.

“7 minuti di recupero? Forse, poteva starci qualche minuto in più. Durante le partite io interagisco molto con il coordinamento e mi aspettavo che gli arbitri dessero 8 minuti di recupero.”

In sintesi, le parole di Marelli evidenziano quanto il calcio sia un gioco di regole e passioni, dove gli errori e le opinioni contrastanti continuano a infiammare il dibattito, rendendo ogni partita un evento imprevedibile.