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Marolda critica Conte: “Soffre sui cambi, ma li ha. Qual è la sua strategia?”

Ehi, tifosi del Napoli, Ciccio Marolda ha sparato a zero su ‘Giochiamo D’Anticipo’ parlando della corsa Scudetto e della sfida contro l’Empoli lunedì sera. Tra Kvara che fa impazzire tutti e le scelte di Conte, è ora di svegliarsi e lottare per il titolo! #ForzaNapoli #Scudetto #NapoliEmpoli

Il giornalista Ciccio Marolda ha analizzato la situazione del Napoli, toccando temi caldi come il comportamento di Kvara e le dinamiche interne della squadra. Ecco le sue parole dirette sui giocatori e le scelte tattiche.

"Kvara? Arrabbiarsi con il giocatore per aver chiesto la cessione significherebbe riconoscere al calcio e ai calciatori moderni un’etica che ormai non c’è più. Al posto del georgiano, chi avrebbe detto no al PSG per restare a Napoli? Nessuno! Ieri gli ho visto fare cose che non faceva nemmeno nel primo anno in azzurro."
In sintesi, Marolda sottolinea che non ha senso prendersela con Kvara per aver puntato al PSG – chi lo farebbe, dopotutto? – e lo elogia per le sue prestazioni recenti, che sono state una vera bomba. È una critica al mondo del calcio moderno, un po’ cinico, ma fa riflettere: i tifosi del Napoli potrebbero dirsi "bastardi traditori" i giocatori, ma alla fine, vogliamo solo vederlo brillare in azzurro.

"Pochi cambi da parte di Conte a gara in corso? Osservando la situazione dall’esterno, sembra evidente che non c’è fiducia in certi calciatori. Detto questo, per l’allenatore azzurro il cambio è una sofferenza, ma ci sono dei momenti in cui alcuni giocatori sono in difficoltà. Per esempio Di Lorenzo su Ndoye ha avuto problemi: è stato ammonito ed è risultato anche molto falloso, cosa che solitamente non è. In panchina non ci sono dei fenomeni, ma Gilmour ad esempio può tranquillamente giocare e lo stesso Simeone può subentrare al posto di qualcuno. Non è detto che tutte le scelte di Conte siano per forza giuste."
Qui, Marolda punta il dito sulla mancanza di fiducia di Conte nei cambi, criticando situazioni come quella di Di Lorenzo, che ha steccato contro Ndoye. Il commento è chiaro: l’allenatore deve osare di più, altrimenti rischiamo figuracce – e per i tifosi, è un po’ come dire "sveglia, Conte, non puoi tenere i panchinari a marcire lì!".

"Corsa Scudetto? Il problema non è l’Inter, ma il Napoli: riusciranno gli azzurri ad approfittare di un regalo da parte della squadra di Inzaghi? Fino a questo momento non l’hanno fatto e a Bologna erano anche in vantaggio. Inizio a dubitare delle possibilità del Napoli, a questo punto. Inter e Napoli hanno giocato entrambe a perdere, l’Atalanta ancora di più e infatti è fuori dai giochi."
Marolda è schietto: il vero ostacolo è il Napoli stesso, che non sfrutta le occasioni contro l’Inter. È un avvertimento duro, con un tocco di scetticismo – quasi come dire "smettetela di piangere per gli altri e fate il vostro dannato lavoro, azzurri!" – che potrebbe far arrabbiare i tifosi, ma è un richiamo alla realtà per non perdere il treno dello Scudetto.

"Futuro Conte? Mi auguro resti e che nel secondo anno sia meno ingessato, sia nel gioco che nelle scelte. Dal punto di vista tecnico vorrei capire qual è il gioco del Napoli, visto che solo in poche partite in sprazzi di gare sono rimasto convinto, ma credo che per ogni squadra sia importante la continuità tecnica".
In questo passaggio, Marolda esprime un desiderio per un Conte più fluido e continuo, ma ammette di non essere pienamente convinto del gioco attuale. È una critica garbata, con un commento che suona come "basta con queste idee fisse, altrimenti finiamo per annoiarci tutti" – un monito per i tifosi, che vogliono vedere un Napoli più spumeggiante e meno prevedibile per dominare sul campo.

In conclusione, le parole di Marolda offrono uno sguardo crudo ma realistico sulla stagione del Napoli, con un mix di ottimismo e dubbi che i tifosi non possono ignorare. Ora tocca agli azzurri dimostrare di che pasta sono fatti, specialmente contro l’Empoli, per tenere viva la caccia al titolo. Forza Napoli!

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