Giuseppe Mascara, ex calciatore del Catania e del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Punto Nuovo.
Giuseppe Mascara, ex attaccante del Napoli, è intervenuto a Radio Punto Nuovo durante il Punto Nuovo Sport Show. Ecco le sue parole: “Kvaratskhelia si è subito adattato a un campionato sconosciuto, non è facile avere un impatto così forte già al primo anno. È un giocatore essenziale, si impegna in situazioni di uno contro uno e vorrei che ci fossero molti altri come lui. Non crea problemi e quando perde palla è il primo a cercare di riconquistarla. Spero che possa rimanere a Napoli per molto tempo e raggiungere molti altri obiettivi. Osimhen è un attaccante prolifico, ha fame e si vede. Anche quando sbaglia un gol o perde un contrasto, non si arrende. Simeone sapeva di essere la riserva di Osimhen. L’anno scorso ha fatto molto bene risolvendo molte partite importanti. È un professionista serio, non dice una parola fuori posto e stimola sempre i compagni. È un concorrente che si mostra pronto.”
Poi ha aggiunto: “Raspadori? Per me non è un esterno, ma un giocatore che può essere sia la prima che la seconda punta. Non ha la profondità di Kvaratskhelia e Politano. L’offerta dall’Arabia per Zielinski? Non ha scelto il denaro, ha una famiglia unita. Quando un giocatore ha una famiglia solida e con principi sani, non si lascia ingannare dal dio denaro. Se guardi alla serenità della famiglia, credo che la scelta sia stata semplice.”
Poi ha proseguito: “Un consiglio che posso dare ai napoletani è di dimenticare quanto accaduto l’anno scorso, perché la storia non può essere cancellata, rimane lì. Ora inizia un nuovo percorso con un nuovo allenatore, nuove idee, 2-3 nuovi giocatori e la maggior parte dei ragazzi è rimasta. Bisogna lasciare che il mister lavori, Garcia non è uno sprovveduto e conosce il calcio italiano e la categoria. Ci vuole sicuramente tempo per assimilare i nuovi schemi del nuovo allenatore. Il calore dei napoletani? Quando sei importante e famoso, devi sempre qualcosa alla gente, quindi non può essere un peso scattare una foto, firmare un autografo e parlare qualche minuto con i tifosi. Lotta per lo scudetto? Sono sempre gli altri che si scontrano con i campioni d’Italia del Napoli e non il contrario. Tutti sanno che il Napoli ha avuto una battuta d’arresto, ma può succedere perché avevano di fronte una grande squadra come la Lazio e dovranno affrontarne molte altre. Alla fine, il Napoli giocherà fino all’ultimo perché ha le capacità per farlo, c’è l’allenatore e la volontà di fare ancora meglio dell’anno scorso. L’importante è che tutte le componenti siano d’accordo per fare la differenza.”
Infine ha concluso: “Nazionale? Secondo me è stata una scelta fondamentale perché Spalletti allenava il Napoli fino a pochi mesi fa e conosce bene il calcio italiano. Tutti lo conoscono, ma c’è una differenza tra vederlo dalla tribuna e vederlo dalla panchina, giorno dopo giorno, conoscendo i giocatori ed affrontandoli. Secondo me il mister farà sicuramente bene”.