lunedì, Novembre 10, 2025

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Matri smaschera i metodi di Conte, oltre 200 battiti e mi fermai tremante

Alessandro Matri svela retroscena piccanti su Antonio Conte e Massimiliano Allegri: tournée rovente, battiti oltre i 200 e la finale di Champions passata in tribuna. #Matri #Conte #Allegri #retroscena #calcio

Alessandro Matri, ex attaccante di Juventus e Cagliari, racconta alcuni episodi tratti dall’intervista rilasciata all’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, concentrandosi sui rapporti e sui metodi di lavoro di Antonio Conte e Massimiliano Allegri.

“Mai vissuto un’esperienza così: tournée Usa, 100% di umidità, 40 gradi e noi ancora col jet lag. Conte ci mandò subito in campo, un po’ ho retto ma avevo i battiti sopra i 200 e mi fermai con i brividi. Antonio mi prese in giro: ‘Mi avevano detto che avevi gli attributi…’. Col tempo mi sono abituato: Vidal e Marchisio reggevano meglio di tutti, io e Toni chiudevamo il gruppo. Come metodi anche Gasperini era tosto, ma prima e dopo Philadelphia non sono mai svenuto”.

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Nel racconto emergono la fatica della tournée negli Stati Uniti e l’approccio diretto dell’allenatore, col quale Matri ammette di aver avuto qualche momento di difficoltà ma anche di adattamento nel tempo.

“Ridere tanto, ma anche altro… A Cagliari il primo anno giocavo sempre 20’. A Lecce mi fece entrare con Lazzari nel finale quando eravamo già sotto per 2-0 e nel post partita se la prese con noi due per la sconfitta. Chiesi lumi a Landucci, il suo vice, che mi rispose ‘Fa così perché vi vuole bene’. Alla Juventus ci rimasi male quando mi mandò in tribuna in finale di Champions: avevo appena segnato in finale di Coppa Italia, pensavo di andare almeno in panchina. Invece io e Pepe restammo fuori e ci consolammo bevendo e mangiando. Un giorno forse Max mi spiegherà…”.

Matri non nasconde delusione e ironia nel ricordo di alcune scelte tecniche e di gestione, lasciando sul tavolo più di un aneddoto su come si vivono le scelte degli allenatori nell’alto livello del calcio professionistico.

Queste le parole di Matri raccolte dalla Gazzetta dello Sport.