Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Bussola
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Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Bussola: “Inchiesta Juve? All’interno della Lega abbiamo discusso di altro, ma è chiaro che il calcio deve riformarsi e trovare delle regole perentorie. Occorrono maggiori controlli. Questi episodi rattristano, sono delle cose che certamente fanno riflettere. Dico, però, che non è il momento degli strascichi ma per trovare energia e prendere spunto da quanto accaduto per rivedere le norme”.
Che clima sta accompagnando la Salernitana alla vigilia della trasferta di Lecce e dopo la scelta di esonerare Nicola per richiamare…Nicola? “Ora cominciano a venire le partite fondamentali, quelle importanti e da non sbagliare. La squadra ci sta credendo sempre di più, stiamo recuperando alcuni giocatori che possono fare la differenza. Personalmente mi sento triste e infelice, non mi era mai successo prima di essere presidente della Salernitana. Alcune pressioni, insoddisfazioni latenti, false notizie e offese ricevute cominciano a creare distorsioni. Avere malumori non è il massimo per portare avanti un progetto duraturo. Ho messo 50 milioni di euro, compreso l’acquisto. Ho creduto in una salvezza leggendaria .Sto lavorando per lo stadio con la pubblica amministrazione, ho una squadra piena di manager, abbiamo puntato forte sul settore giovanile e sul nostro centro sportivo prodigandoci per la città e per la tifoseria. Vogliamo avere una squadra che possa stare per sempre in serie A, è chiaro che ci possono essere momenti difficili perchè è appena il quarto anno in questa categoria nella storia della Salernitana e ci confrontiamo con avversarie che hanno invece un percorso più lungo alle spalle. Mi auguro che si possano abbassare toni e maldicenze, vi assicuro che siamo in armonia. Mettere in dubbio tutto il nostro operato mi rattrista e mi rende infelice- Quello che faccio è per i tifosi, per Salerno. Io sono concentrato amorevolmente sulla squadra. Le critiche ci devono essere, sono un tifoso e mi metto nei panni di chi ci segue con affetto. Ma le minacce ai giocatori non vanno bene. In una squadra del Sud, nella storia del calcio italiano, nessuno ha mai investito tanto nel primo anno”.
Cosa la amareggia particolarmente? “La miccia dell’entusiasmo inizia ad abbassarsi, soprattutto per i giocatori. La gara col Lecce è importante e loro devono sapere che c’è il supporto dei tifosi.
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Sul mercato? “Non siamo attrattivi come il Real Madrid ma siamo tra i pochissimi che si sono mossi. Quello di gennaio è un mercato difficile, ci si deve muovere in modo particolare. Fino al 31 gennaio vedremo cosa accadrà, noi facciamo fatti e non parole. Mi piace essere concreto, anche con la Salernitana non ho fatto proclami di nessun genere. Abbiamo preso 4 calciatori importanti, elencate i giocatori che ha preso la Salernitana e rapportateli con tutte le società di serie A. Siamo tra i primi. Sono amareggiato per queste critiche perchè ce la stiamo mettendo tutta. A me interessa respirare di nuovo il clima del Macte Animo che si respira solo a Salerno, uniti vogliamo vivere una seconda parte di campionato positiva”.
Un giudizio sulla gara col Napoli? “Avversario straordinario, ma hanno fatto tre tiri in porta e due gol. Avessimo chiuso il primo tempo sullo 0-0 avremmo potuto approfittare del loro sbilanciarsi nella ripresa. Invece ci hanno fatto gol con una triangolazione a difesa schierata. Ovvio che non posso essere contento quando perdo, ma almeno l’approccio è stato giusto”.