sabato, Luglio 26, 2025

Milan, Allegri come Conte: “Scudetto? No, obiettivo Europa”

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Allegri torna al Milan con entusiasmo: “Mi fa piacere essere qua, iniziamo quest’avventura dove cercheremo di toglierci delle grandi soddisfazioni” #ACMilan #Allegri #ConferenzaStampa

Massimiliano Allegri, il veterano delle panchine che ha visto più trofei che caffettiere in carriera, ha esordito nella sua nuova avventura al Milan con una conferenza stampa che puzza di ottimismo mischiato a quel cinismo tipico dei vecchi lupi del pallone. Senza tanti giri di parole, ha spiegato le sue motivazioni, saltando dritto al punto come se il tempo fosse denaro – e per un club come il Milan, lo è di sicuro.

Rispondendo alla domanda sui primi giorni al Milan dopo la firma, Allegri non ha lesinato sulla retorica da spogliatoio unito, dipingendo un quadretto da favola calcistica. “Da quando siamo arrivato abbiamo iniziato a lavorare insieme, per ottenere risultati alla fine della stagione bisogna essere un blocco unico, deve esserci un’unica direzione attraverso responsabilità che serve di fronte ad un club importante come il Milan. Condividiamo quotidianamente col direttore e con la società le dinamiche, stamattina abbiamo iniziato il primo allenamento e così inizierà questa fantastica avventura. Sono contento ed entusiasta, ho ritrovato persone che ho lasciato e persone nuove e queste sono uno stimolo importante”.

Quando gli hanno ricordato che negli ultimi 15 anni ha vinto più di quanto il Milan abbia fatto ultimamente – una verità che fa male come un tackle scomposto – Allegri ha giocato la carta dell’umiltà, ringraziando ex presidenti e società come se fosse a un banchetto di Natale. “In questi 15 anni non è che ho vinto più del Milan, ho avuto la fortuna di lavorare 4 anni qua col presidente Berlusconi e Adriano Galliani. Grazie alla società e ai giocatori ho avuto la possibilità di vincere. Poi sono andato alla Juventus e colgo l’occasione per ringraziarla per gli 8 anni che ho trascorso lì, dalle persone che mi hanno sostenuto al presidente Agnelli a cui sono legato affettivamente così come a John Elkann. Io cerco di mettere i giocatori in condizioni di regalarci vittorie importanti, ma questo nasce dalla società che deve essere un blocco unico, deve essere di sostegno. Credo che la rosa del Milan sia ottima, ora sto iniziando a conoscere i giocatori che sono di valore. La società ed il direttore stanno monitorando le varie situazioni, l’importante sarà arrivare al 31 agosto nelle migliori condizioni e soprattutto lavorare bene perché i primi 6 mesi sono importanti per porre le basi ed arrivare a marzo nelle migliori condizioni”.

Sulla fine della stagione, Allegri si è guardato bene dal fare promesse da campagna elettorale, preferendo concentrarsi sul passo dopo passo – un approccio che, diciamocelo, suona un po’ troppo cauto per i tifosi rossoneri assetati di gloria. “Non mi piace dirlo, intanto iniziamo ad allenarci. Dobbiamo iniziare con grande entusiasmo, con passione, con senso di responsabilità per creare i presupposti per essere a marzo nelle migliori condizioni. Il primo obiettivo è che il Milan, una squadra di livello mondiale, torni a giocare la Champions. Quindi a marzo dovremo essere in quelle condizioni, perché è a marzo che si decide la stagione”.

Quando gli hanno chiesto se il club gli ha messo pressione per lo Scudetto, Allegri ha dribblato la domanda come un difensore inesperto, focalizzandosi sul realismo. “L’obiettivo di tutti è quello di partire bene, lavorare bene e di riportare il Milan in Champions League. Questo è un obiettivo che tutti dobbiamo avere in testa. Ci possiamo arrivare solo col lavoro quotidiano, attraverso il miglioramento di ogni singolo. Sono molto fiducioso”.

Infine, sul motivo della sua scelta, Allegri ha ammesso un legame affettivo che sa di ritorno a casa, anche se con quel tocco di cinismo che fa pensare: “Soldi e ambizioni, alla fine, parlano sempre più forte”. “Il Milan è un club a cui sono molto affezionato. Quando mi hanno chiamato Tare e Furlani li ho subito incontrati, ero entusiasta, in un’ora abbiamo deciso che avremmo iniziato l’avventura insieme. Sono contento ed entusiasta di questa scelta”. Con Allegri al timone, il Milan potrebbe davvero risalire la china, ma solo se evitano di fare casini come al solito.


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