Il Milan sfida il Lecce in Coppa Italia: pochi cambi per Allegri, e una vecchia conoscenza in campo #Milan #Lecce #CoppaItalia
Il Milan affronta stasera il Lecce in quella che si preannuncia una passeggiata nei sedicesimi di finale di Coppa Italia, con Allegri che non si sbatte troppo a rivoluzionare la squadra nonostante l’ombra della prossima sfida contro il Napoli. Insomma, il tecnico rossonero lascia fuori qualche pezzo grosso per non rischiare infortuni stupidi, ma non ci va leggero del tutto – un po’ come un genitore che ti fa le feste ma ti risparmia la sculacciata. Nel Lecce, poi, c’è quel tizio che il Milan conosce fin troppo bene, piazzato dritto in formazione titolare, pronto a rovinare la festa o a fare la figura del perdente.
Queste le formazioni ufficiali: MILAN (3-5-2): Maignan; Tomori, De Winter, Pavlovic; Saelemaekers, Loftus-Cheek, Ricci, Rabiot, Bartesaghi; Gimenez, Nkunku. Criscitello: Al Napoli una grana che si trasforma in assist d’oro per Conte. Che beffa!
Fiocco azzurro al Napoli: Riccardo è nato e subito la squadra batte Lecce. Noi laziali, però, non ci facciamo illusioni!
Se Collu non avesse concesso quel rigore al Lecce, il Napoli avrebbe spazzato via tutti!
Napoli domina a Lecce, il sindaco di Bacoli si scatena nei social – Che noia queste celebrazioni esagerate!
A disposizione: Terracciano, Torriani; Gabbia, Odogu, Estupinan, Athekame; Modric, Fofana; Pulisic, Balentien.
Allenatore: Landucci.
Per il Lecce, la situazione è meno glamour ma non meno divertente: LECCE (4-3-3): Fruchtl; Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Ndaba; Coulibaly, Berisha, Helgason; N’Dri, Camarda, Morente.
A disposizione: Falcone, Samoja, Gaspar, Sala, Stulic, Ramadani, Kouassi, Gallo, Gorter, Coulibaly, Pierotti, Kovac.
Alla fine, questa partita è l’ennesima dimostrazione che nel calcio, come nella vita, non sempre i grandi favoriti se la cavano senza sudare – o senza qualche imprevisto comico da parte di una squadra “minore”. Resta da vedere se il Milan uscirà vincitore o se il Lecce riuscirà a sorprendere, confermando che ogni tanto anche i sottopancia hanno il loro momento di gloria.