Milan sotto 2-0 al 45′

Tanta Inter, troppa per un Milan che ha subito l’avversario ben oltre il doppio svantaggio. Il primo tempo della Supercoppa italiana finisce 2-0 per i nerazzurri: decidono le reti, al decimo e al ventunesimo, di Federico Dimarco ed Edin Dzeko. Il risultato, seppur parziale, fotografa un dominio abbastanza oggettivo della formazione di Inzaghi, vicina in più di un’occasione al tris che avrebbe messo in ghiaccio la serata. Ai ragazzi di Pioli, viceversa, servirà un bel discorsetto negli spogliatoi per provare a riaprire la partita.

Il racconto del primo tempo. Avvio di gara piuttosto nervoso, al secondo minuto Tomori viene graziato da Maresca per un intervento su Dzeko che avrebbe meritato il cartellino giallo. Palle alte e ritmo spezzettato, la svolta arriva al decimo: Darmian recupera palla, Dzeko vede un corridoio perfetto per Barella, in gioco per l’unghia dell’alluce. Traversone basso per Dimarco: il piattone sinistro del laterale milanese vale l’1-0.

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La reazione rossonera è affidata all’uomo più atteso: Diaz e Giroud chiamano all’inserimento Leao, che cerca il tiro a giro. Attento Onana, non chiamato in causa pochi minuti dopo da una conclusione alta di Bennacer. Col passare dei minuti, è la formazione nerazzurra a prendere possesso del match, anche grazie a un infinito Dzeko: è il bosniaco a firmare il 2-0, nato da un bel lancio di Calhanoglu. Dribbling secco su Tonali e stoccata che lascia senza possibilità di replica Tatarusanu. Trovato il raddoppio, l’Inter “rischia” di allungare ancora: ancora Dzeko e Dimarco mettono in difficoltà l’ex portiere della Fiorentina, bravo nel respingere le offensive avversarie. Il Milan va, nel migliore dei casi, a folate: altissimo il tentativo di Leao dalla distanza, ci prova anche Tomori ma sparacchia lontano dalla porta difesa da Onana. Nel finale, apprensione proprio per l’inglese, finito a terra dopo un testa a testa con Dzeko nel quale è stato il difensore ad avere la peggio. Ultima occasione per Lautaro, servito leggermente lungo da Mkhitaryan dopo l’ennesimo recupero di Barella.