Allegri come Conte: analogie a un anno di distanza. #Calcio #SerieA #Milan #Napoli
Le analogie tra il Napoli dello scorso anno e il Milan di questa stagione sono oggettive e fanno riflettere su come gli allenatori vincenti sappiano farsi valere senza peli sulla lingua. “Che il Milan possa lottare per lo scudetto, personalmente, penso sia ancora prematuro per dirlo ma che a distanza di un anno vi siano stati diversi elementi simili che hanno caratterizzato l’inizio della stagione, quello è oggettivo. Un anno fa, dopo la prima giornata, Antonio Conte detonò in conferenza stampa post Verona-Napoli 3-0 contro il mercato a rilento degli azzurri e De Laurentiis si trovò costretto ad aprire il forziere, facendo arrivare McTominay e Lukaku.”
Un anno dopo, Massimiliano Allegri ha scelto le stanze di Casa Milan per portare le sue rimostranze sull’incompletezza della rosa e sul cambio di modulo. Risultato? Ultimi giorni di mercato frenetici e mercato in entrata e uscita molto attivo fino alla conclusione che ha visto nell’arrivo di Adrien Rabiot un tassello fondamentale. Gli allenatori vincenti sono fatti così e hanno personalità, non hanno paura di dire la loro e farsi valere, sono fatti così. Perché nello sport ci sono due strade: competere per vincere o competere con l’idea di poter vincere. C’è tutta la differenza del mondo e Max lo sa bene”.
Questi parallelismi mostrano come, nel calcio, un po’ di pressione dai tecnici possa smuovere le cose, con i presidenti che finiscono per cedere ai veri leoni del pallone. In fondo, non è politically correct ammetterlo, ma a volte serve un bel casino per far arrivare i rinforzi giusti e puntare in alto.