Luciano Moggi, dirigente sportivo italiano, ha parlato di Napoli e di corsa Scudetto oggi a Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma.
“Il Napoli aveva la squadra per vincere e non mi è piaciuta l’amministrazione dell’allenatore durante quest’anno – dice Moggi -. Non mi sono piaciuti i cambi, alcuni non li ho capiti. Poi può anche darsi che i giocatori abbiano chiesto di uscire perché stanchi o con qualche acciacco. Ma non riesco a capire come abbia fatto il Napoli a subire tre gol dall’Empoli, una squadra che fatica a segnare”.
“Quando la società dice che lo Scudetto non è l’obiettivo, questo va a condizionare tutto l’ambiente – spiega -. Il Napoli ha in rosa calciatori da tanti anni e pochi abituati a vincere, io farei piazza pulita. Serve gente che ha il senso delle vittorie, il carisma e la voglia di vincere. I giocatori attuali si sono invece un po’ adagiati”.
“Da cosa ripartire? Non conosco bene lo spogliatoio per dire chi ha voglia di continuare a lottare – prosegue -. Sicuramente Spalletti in alcuni momenti ha sbagliato e lo dicono i risultati. Con la Roma, ad esempio, ha tolto Osimhen facendosi attaccare dagli avversari dopo un buon primo tempo”.
“Per primeggiare ci vuole una società che si fa rispettare, il Napoli ha un certo blasone e bisogna onorarlo. Mi spiace vederla soccombere in questa maniera – insiste -. Quando ero a Napoli c’era un allenatore un po’ sindacalista che voleva il rinnovo. Gli dissi che avrei rinnovato il contratto solo dopo aver vinto il campionato. All’inizio, invece, c’era la squadra in guerra contro Bianchi. Il presidente voleva cambiarlo, io dissi che non l’avrei fatto perché chiunque avrebbe fatto la stessa fine e scelsi quindi di cambiare 5 giocatori. Oggi manca un dirigente che capisca di calcio e che si prenda le sue responsabilità”.
“Perché il Napoli non vince da 33 anni lo Scudetto? E’ stato carente e le altre più forti – conclude -. De Laurentiis ha fatto un buon lavoro all’inizio, ma il dopo è venuto meno bene e la società si è dimostrata più debole”.
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