Luciano Moggi elogia Igor Tudor e svela retroscena sulla Juve
Luciano Moggi, in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, non le manda a dire sul nuovo allenatore della Juventus, Igor Tudor. Con il suo stile diretto e senza fronzoli, l’ex dirigente bianconero dipinge un quadro vivido di Tudor, ex giocatore sotto la sua guida, e offre consigli spinti su come gestire la squadra. Niente giri di parole: Moggi va dritto al punto, come al solito.
Nell’intervista, Moggi elogia le qualità di Tudor come leader e ne analizza il ruolo nella Juventus. Ecco le sue parole: “Igor è un leader sa come si fa: con noi si è fatto largo pur non avendo un talento naturale. Deve capire, ma l’ha capito, che le sue fortune passano da Vlahovic, ma che Vlahovic va mandato in campo dalla panchina: così può dimostrare al mondo che è più forte degli altri attaccanti. Se gira Dusan si può pensare ai primi quattro posti, altrimenti la vedo non facile. E, comunque, io avrei costruito la squadra con un centrocampista in più, e magari un difensore, e con meno uomini offensivi.”
Ma Moggi non si ferma qui. Parlando della vita privata di Tudor, l’ex dirigente rivela un aneddoto che fa sorridere, o forse no, a seconda di come lo si vede. “A Spalato, nella sua città, ha una barca: sapete come l’ha chiamata? Moggi. I miei ragazzi mi hanno voluto tutti bene. E me ne vogliono ancora.” Un tocco personale che sottolinea il legame duraturo tra Moggi e i suoi ex protetti, con un’ombra di vanteria che non sfugge. In fondo, nel mondo del calcio, i rapporti contano, e Moggi lo sa bene.