Scandalo eredità Elkann: Un autogol fiscale che fa tremare i potenti! #EvasioneFiscale #ElkannAffari #GiustiziaTifosa
Nel mondo degli affari e delle dinastie, un caso di evasione fiscale sta scuotendo le fondamenta, con un tocco di ironia che ricorda gli autogol sui campi di gioco. Gigi Moncalvo, intervenuto su una trasmissione radiofonica, ha descritto nei dettagli la controversia che coinvolge la famiglia Elkann, dipingendola come una partita sporca dove il fisco italiano gioca duro.
“John Elkann ha accettato di pagare 175 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate solo per quanto riguarda il patrimonio della nonna, ovvero Marella Agnelli che ha ereditato con la figlia, Margherita, dopo una lunga trattativa tutta l’eredità estera di Gianni Agnelli poiché quella italiana ammontava a pochi milioni di euro. Marella ha finto di risiedere in Svizzera per fare una successione di diritto svizzero e non pagare le tasse in Italia. Margherita è stata fatta fuori ricevendo 1,1 miliardi di euro e la collezione di quadri ma solo negli anni successivi alla firma dell’accordo si rende conto di essere stata fregata. Tutto il suo patrimonio è finita in mano ai figli di Margherita, ovvero John, Lapo e Ginevra Elkann.”
La faida familiare si è trasformata in una battaglia legale, con accuse di truffa e concorso in evasione che mettono in luce quanto i ricchi amino giocare sporco, proprio come certi presidenti di squadre che evitano le regole.
“Da ciò è nata una guerra tra la mamma e i suoi tre figli. Margherita non riusciva a capacitarsi di come la mamma avrebbe potuto ereditare tutti questi soldi, nonostante non avesse mai lavorato e non avesse redditi. Da lì si rende conto che quei soldi dovevano essere del padre defunto, la cui metà doveva spettare a lei. È nata una causa contro la madre per l’eredità di quel patrimonio e quando la madre è morta nel febbraio del 2019 la causa si è spostata contro i beneficiari del testamento che sono John Elkann, Lapo Elkann e Ginevra Elkann. Quindi, la mamma ha denunciato la successione dei figli.”
Non mancano i nomi pesanti, tra cui l’attuale Presidente della Juventus, che si trova invischiato in questa matassa, rendendo la storia ancora più divertente per chi ama vedere i big caduti in basso.
“I tre rampolli Elkann vengono denunciati in base agli esposti della madre e alle indagini della Procura per due reati molto gravi: truffa allo stato e concorso a evasione fiscale. Insieme a loro vennero denunciati anche l’attuale Presidente della Juventus, Gianluca Ferrero e il notaio che ha firmato tutte queste carte. Al tintinnio delle manette gran parte dell’Italia ancora dotata di comprendonio tifava per la Procura di Torino per vederli scucire alla grana, così come è accaduto ora. Loro hanno accettato che sarà la Procura di Torino a decidere se l’Agenzia delle Entrate dovesse accettare o meno il versamento. La proposta che è stata presentata dai tre fratelli Elkann è quella del patteggiamento. Gian Luca Ferrero è indagato per truffa allo stato e concorsi dell’evasione fiscale e fa il Presidente della Juventus. Questa cosa fa morire dal ridere. Anche lui deve fare l’offerta all’Agenzia delle Entrate, ma i soldi chi glieli dà?”
Le conseguenze penali potrebbero costare care, con rischi di dimissioni e affidamenti che suonano come penalità in una partita persa.
“Per quanto riguarda l’aspetto penale, in caso di rinvio a giudizio John Elkann rischierebbe di dimettersi da tutte le sue cariche sociali, ovvero da Presidente di Exor e di Stellantis. Per questo hanno stabilito con i loro avvocati l’affidamento ai servizi sociali alla Fondazione Agnelli. Accettando di pagare questa somma i fratelli Elkann hanno fatto un autogol poiché hanno ammesso che la nonna avrebbe dovuto pagare le tasse in Italia, che aveva una residenza falsa in Svizzera e che tutto quello che gli ha lasciato la nonna era denaro che doveva essere destinato al fisco italiano per anni che sono passati in prescrizione.”
Ora, sul fronte civile, questa ammissione potrebbe aprire nuovi scenari, con la famiglia che rischia di perdere più di quanto guadagnato.
“Per il processo civile e penso che si aprirà, i fratelli Elkann hanno fatto un assist alla loro madre e giocheranno la carta del versamento per sanare tutte le tasse evase dalla nonna in quanto cittadina italiana. Pur di salvarsi dalla poltrona di Stellantis e di Exor, Elkann ha accettato di pagare quella somma, adesso siamo curiosi di sapere come si comporterà la Procura della Repubblica di Torino. Non so se ci sarà un giudice a Torino che sfrutterà l’occasione di processare John, Lapo e Ginevra Elkann per far emergere questa evasione colossale”.
Con le indagini in corso, l’intera faccenda rimane un esempio di come il gioco sporco, anche al di fuori dei campi, possa finire in un disastroso contropiede.