Opinioni schiette sui talenti del Napoli: Da Zanoli al possibile flop di Hasa, ecco le valutazioni che non risparmiano nessuno #Napoli #SerieA #CalcioSenzaFiltri
Nel mondo del calcio, dove tutti fingono di essere diplomatici, a volte serve qualcuno che dica pane al pane. Le dichiarazioni in questione non le mandano a dire, puntando dritto ai problemi dei giocatori partenopei.
“Come vice Di Lorenzo fossi nel Napoli punterei su Zanoli che ha una gamba straordinaria, sarebbe l’ideale più di Juanlu. Potrebbe non restare in azzurro perché magari Conte non lo reputa adatto a venire dentro al campo come fa Di Lorenzo, ma per me è un ottimo terzino. In questi giorni ho parlato spesso bene di Hasa, è stato uno dei più positivi qui a Dimaro. Ma la sua prestazione nel test con l’Arezzo non è stata entusiasmante nonostante abbia toccato tanti palloni. Rispetto a quanto mostrato in allenamento gli è mancata un po’ di qualità. Hasa nasce trequartista-mezz’ala offensiva, così ha giocato nell’Under 20 e con la Juventus Next Gen”.
Passando ad altri elementi, le opinioni restano taglienti, senza peli sulla lingua, quando si tratta di valutare il potenziale dei centrocampisti. Non si risparmia nessuno, dalle promesse ai possibili ripieghi.
“E’ un giocatore forte che potrebbe far parte del gruppo dei 6-7 centrocampisti a disposizione di Conte che però lo vede più come regista in alternativa a Lobotka e Gilmour. Deve ancora crescere tanto, Vergara invece penso che sia un calciatore di grande spessore, ha fatto grandi cose nei pochi minuti in cui è stato impiegato contro l’Arezzo. E’ reduce da un campionato strepitoso a Reggio Emilia, forse Napoli è ancora un po’ troppo lui a meno che non venga tenuto nella rosa dei 6-7. Merita però di giocare in serie A. Francamente però come sesto, come caratteristiche, servirebbe forse più un incontrista, un vice Anguissa, uno come Musah per intenderci, a meno che Conte non voglia puntare su interni solo di qualità. Miretti? A me non fa impazzire, sinceramente, pur sapendo che è un buon giocatore. Credo che la struttura di chi viene a Napoli debba essere importante, non lo vedo che possa contribuire alla crescita della squadra”.
In sintesi, queste valutazioni mettono in luce le ambizioni e le carenze del Napoli, con un occhio critico che non si ferma alle apparenze, ricordandoci che nel calcio, come nella vita, non tutti i talenti brillano allo stesso modo.