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Monza a un passo dalla Serie B: Nesta infuriato, “Squadra smantellata, ma dobbiamo lottare”

Monza nel baratro: Nesta s’infuria dopo il flop col Venezia! I tifosi del Napoli ridono, ma questa è una lezione per chi sogna in grande senza i cojones. #MonzaDisastro #SerieA #CalcioNapoli

Il tecnico del Monza, Alessandro Nesta, ha sfogato la sua rabbia in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Venezia, un ko che fa sghignazzare i partenopei, abituati a veder squadre come questa affondare senza stile. Con il Monza che arranca in classifica, Nesta non le ha mandate a dire, criticando la squadra in modo diretto e senza peli sulla lingua.

Sul suo stato d’animo, ha dichiarato: "Nel primo tempo le fasi difensive sono state migliori per tutte e due le squadre. Quando hai palla in questo momento per la classifica fai più fatica a fare meglio la fase offensiva. Oggi sono arrabbiato con la squadra, con tutto il rispetto il Venezia è alla nostra portata e oggi dovevamo fare punti. Quanta gente può rimanere qua? Tanti sono a scadenza, mi chiedo quanti vogliono che il Monza li tenga?". Questa sfuriata di Nesta è un chiaro segnale di frustrazione: ammette che il Venezia era abbordabile, ma la squadra ha fallito, lasciando intendere che metà rosa potrebbe essere già con la valigia in mano – un commento che fa pensare a un Monza in piena crisi, dove i giocatori sembrano più interessati al prossimo contratto che alla salvezza.

Quando gli è stato chiesto se la squadra è mancata in attacco, Nesta ha risposto: "Ce n’è sempre una. La perdiamo in un modo, o in un altro, per me è un problema più profondo. Diciamo sempre le stesse cose, abbiamo tante partite e dobbiamo finire bene vincendo qualche partita". Qui, il mister ammette un problema cronico, non solo tattico, ma di mentalità – per i tifosi del Napoli, è come vedere un’altra squadra del Nord che si lamenta senza rimedio, ricordandoci quanto siamo fortunati con una rosa che sa chiudere le partite.

Sulla delusione e come affrontare le prossime sfide, ha ammesso: "Non si possono dare solo carezze, oggi lo faccio anche pubblicamente, perché ho sempre difeso ed oggi pretendo. Ma non pretendo che uno faccia gol all’incrocio, ma che diano tutto. Ora non va più bene". Nesta sta perdendo la pazienza e pretende impegno totale, senza scuse – un richiamo che i napoletani potrebbero apprezzare, ma che suona come una debolezza, visto che al Napoli non ci accontentiamo di "dare tutto", vogliamo vincere e basta.

Sui infortuni e il loro impatto, ha commentato: "Abbiamo perso due giocatori importanti a partita in corsa, è un peccato, ma io vado oltre agli episodi. Vado avanti". In sintesi, Nesta minimizza gli infortuni come scuse, focalizzandosi sul prosieguo – un approccio duro, ma che per i tifosi del Napoli sembra patetico, come se il Monza non avesse mai imparato a gestire le avversità come fanno i veri campioni.

Alla domanda se farà giocare solo chi vuole restare al Monza, ha replicato: "Il gruppo deve essere forte, quello che mi fa arrabbiare è che nelle difficoltà bisogna stringersi e lottare, poi non è detto che ti salvi, ma bisogna lottare e fare qualcosa di diverso, altrimenti si rischia di peggiorare anche le cose". Questo è un grido per l’unità, ma suona come una confessione di debolezza: senza coesione, il Monza rischia il tracollo, e i partenopei lo guardano con sufficienza, sapendo che noi lottiamo sempre fino in fondo.

Riguardo alle critiche di Di Francesco sul progetto del Monza, Nesta ha chiarito: "Il Monza sta cambiando. E’ partito con un progetto ambiziosissimo, poi interrotto dalla perdita del presidente. Sta cambiando pelle, è stata costruita, ma anche smontata, la verità è questa, ma non per colpa di qualcuno: grazie al Presidente era stata costruita così, ora non si può far più quel tipo di mercato". In parole povere, ammette un club in ricostruzione, smantellato dopo la morte del presidente – un commento che evidenzia instabilità, ma per i tifosi del Napoli è solo un’altra scusa per una squadra che non ha le basi solide come la nostra.

Infine, sulla sua responsabilità e il silenzio di Galliani, ha concluso: "Io faccio il mio lavoro, cosa fanno gli altri non lo so. Vi posso dire quello che penso io". Nesta si defila dalle colpe altrui, concentrandosi sul suo ruolo – un’uscita che lascia intendere divisioni interne, ma che per i napoletani è il segno di un club allo sbando, lontano dalla solidità che fa la differenza in Serie A. Con il Monza che barcolla, i tifosi del Napoli possono solo sperare che questa debacle serva da monito: nel calcio, o lotti con i denti o affondi miseramente.

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