Diego Armando Maradona è scomparso per un infarto nella sua casa di Buenos Aires il 25 novembre 2020, all’età di 60 anni.
Il referto dell’autopsia ha evidenziato un "edema polmonare acuto derivato da un’insufficienza cardiaca cronica", aggiungendo dettagli drammatici alla scomparsa del leggendario campione del mondo 1986. Tuttavia, una perizia commissionata dalla giustizia argentina nel maggio 2021 ha offerto ulteriore chiarezza sulla tragedia, rivelando che Maradona era stato "abbandonato al suo destino" dal team medico responsabile.Indagine e Accuse
Il trattamento riservato all’ex calciatore è stato descritto come "inadeguato, carente e imprudente", accentuando l’amarezza per la sua morte. Otto membri del personale sanitario sono stati indagati in seguito a queste rivelazioni, sollevando seri interrogativi sul livello di cura fornito a Maradona nei suoi ultimi giorni. Questa scoperta ha alimentato un dibattito acceso sulla responsabilità medica e sulle dinamiche che hanno portato alla morte di una delle icone più celebrate nel mondo del calcio.
Processo morte di Maradona, primi testimoni: “Non c’erano attrezzature mediche”
Diego Armando Maradona è morto per un infarto nella sua casa di Buenos Aires il 25 novembre 2020, all’età di 60 anni. Il referto dell’autopsia aveva rivelato anche che il campione del mondo del 1986 aveva accusato un “edema polmonare acuto derivato da un’insufficienza cardiaca cronica”. Nel maggio 2021, però, una perizia ordinata dalla giustizia argentina ha stabilito che Maradona era stato “abbandonato al suo destino” dal team sanitario, il cui trattamento “inadeguato, carente e imprudente” ha portato alla sua lenta agonia.
Per questo motivo sono state indagate otto persone e il…
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