“Con Gattuso ha avuto molti problemi fisici. Ora Spalletti invece lo sta sfruttando al massimo”.
All’interno di ‘Piazza Affari’, nel pomeriggio di Tmw Radio, è intervenuto Malu Mpasinkatu, direttore sportivo, esperto di calcio africano.
C’è un impatto molto positivo dei giocatori africani in Italia, soprattutto se ci riferiamo alla classifica marcatori?
“I giocatori africani in generale, non solo in Serie A, stanno riuscendo ad imporsi in maniera decisa. In Italia è più complicato perché a livello tattico ci sono situazioni diverse. Una volta che viene curato l’aspetto della preparazione mentale, tutti mostrano le proprie qualità”.
Osimhen, Lookman, Dia, Nzola, Okereke: chi usufruisce più delle qualità della propria squadra e chi invece poggia di più sulle proprie qualità individuali?
“Sono tutti giocatori molto diversi. Sull’aspetto della ferocia sottoporta Osimhen è migliorato tanto. Prima il nigeriano aveva bisogno di 3 o 4 occasioni per sbloccarsi. Ora fa gol alla prima occasione. Nzola è un Lukaku della situazione, mentre Lookman è molto forte tecnicamente. La qualità migliore di Okereke e Dia è la loro velocità”.
Sono tutti giocatori nel pieno della maturità, tra l’altro…
“Osimhen ora sì. Con Gattuso ha avuto molti problemi fisici. Ora Spalletti invece lo sta sfruttando al massimo. Nzola, dal Trapani in poi, ha fatto scuola ed è migliorato di anno in anno. Lookman rappresenta quel che vediamo spesso nel nostro campionato: in Premier un giocatore normale, in Serie A un giocatore importante. Mi viene in mente Abraham, che era un esubero al Chelsea, che qui lo scorso anno ha fatto la differenza. Lì si gioca ad alto ritmo”.
I giocatori africani in Italia sono perlopiù attaccanti…
“Per fare il difensore hai più bisogno di capire determinate letture e dettami tattici, che sono molto presenti nella Serie A. Questo fa sì che molto spesso non si punti su di loro. Tomori e Kalulu sono delle eccezioni, avendo comunque loro un bagaglio tattico importante già di loro”.