lunedì, Novembre 17, 2025

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Nakata: “Non mi piace il calcio. Giapponesi puntuali, italiani…”

L’ex calciatore giapponese della Roma ha rivelato al New York Times un interessante aneddoto sulla sua carriera nel calcio professionistico. “Cambiavo il colore dei miei capelli ogni singolo giorno perché volevo giocare all’estero. Speravo di essere notato”, ha detto l’ex giocatore, sottolineando l’importanza dell’immagine nel mondo dello sport moderno.

La personalità nel calcio

L’ex calciatore ha sottolineato come l’aspetto esteriore sia stato una parte cruciale della sua strategia per attirare l’attenzione dei club stranieri. Il cambio quotidiano del colore dei capelli era parte di uno sforzo deliberato per emergere in un campo vasto e competitivo.

Il desiderio di farsi notare

Nel contesto del calcio professionistico, ogni mezzo per ottenere visibilità può fare la differenza. L’ex giocatore della Roma ha spiegato che l’obiettivo era quello di “giocare all’estero”, un sogno condiviso da molti atleti che cercano una carriera internazionale. Questo tipo di strategia non è del tutto insolito, ma raramente viene discusso apertamente dai giocatori.

L’esperienza di calcio in Italia con la Roma è stata un trampolino di lancio significativo nella carriera dell’ex calciatore, e il suo racconto offre una prospettiva affascinante sugli sforzi intrapresi dagli atleti per realizzare le loro ambizioni.

Nakata: “Il calcio non mi piace. I giapponesi sono puntuali e ordinati, gli italiani…”

L’ex calciatore giapponese della Roma al New York Times: “Cambiavo il colore dei miei capelli ogni singolo giorno perché volevo giocare all’estero. Speravo di essere notato” .
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