Il Napoli in ritiro: un test amichevole che fa riflettere
Al quindicesimo giorno di ritiro a Castel di Sangro, il Napoli di Antonio Conte ha affrontato il Giugliano in un allenamento congiunto a porte chiuse, terminato con un pareggio per 1-1. Gli azzurri, reduci dal titolo, hanno visto Hasa trovare la rete, mentre Nepi ha risposto per i gialloblu di Serie C. Un risultato che, su carta, suona come un avviso: anche le seconde linee devono carburare in fretta.
Il Giugliano, club campano che milita in terza serie, esce da questa sfida con grande soddisfazione, come riportato da Giugliano1928: ringraziano il Napoli per l’ospitalità e augurano successi. Ma dai, ragazzi, un pareggio contro una squadra di C? Sembra un déjà-vu di ritiri passati, quando il Napoli sottovalutava i test e poi arrancava all’inizio del campionato – pensate a quelle stagioni sotto Ancelotti, dove l’overbooking di amichevoli non bastava a smussare i difetti.
Le parole di Conte, rilasciate in conferenza, mettono in luce la sua filosofia pragmatica: “Oggi abbiamo organizzato un allenamento congiunto col Giugliano anche perché una squadra giocherà 70-80 minuti e domani avremo un’altra partita per arrivare all’inizio del campionato con i giocatori con un minutaggio buono. Il resto serve lavoro, pazienza, abnegazione dei nuovi, oggi sto più tranquillo se vado sull’usato sicuro perché conoscono i meccanismi e determinate situazione tattiche e questi calciatori rappresentazione garanzie, bisogna andare cauti, non pensare che ogni acquisto sia il migliore al mondo, abbiamo preso giocatori che cercheremo di portare a crescere”. Qui, il mister è chiaro: meglio affidarsi ai veterani che ai nuovi acquisti acerbi, un approccio che fa eco a errori del passato, come con Osimhen all’inizio.
Per i tifosi del Napoli, questo test è un campanello d’allarme: va bene accumulare minuti per l’Olympiacos, ma contro una provinciale come il Giugliano, un pareggio sa di occasione sprecata. Ricordate le cavalcate di Hamsik e compagni? Qui, dobbiamo esigere di più dalle seconde linee, altrimenti rischiamo di ripiombare in stagioni anonime.
Insomma, azzurri, tenete gli occhi su Conte: se la pazienza è la chiave, che non diventi un alibi per un avvio fiacco. Forza Napoli, ma basta pareggi contro chi è due categorie sotto!