Incubo NAPOLI, il BARCELLONA passeggia e cala il poker

Un Napoli da incubo cede ad un gran Barcellona: allo stadio Maradona i blaugrana vincono 4-2. Termina quindi agli spareggi la corsa in Europa League degli azzurri.

Il Napoli conferma le aspettative della vigilia: Spalletti ritrova Osimhen e Fabian Ruiz dal 1′ e se la gioca con il modulo preferito, il 4-2-3-1. In porta Meret, difesa tipo con Koulibaly e Rrahmani centrali, Di Lorenzo e Mario Rui terzini (quest’ultimo vince il ballottaggio con Juan Jesus). A centrocampo Demme unica scelta al fianco di Fabian, quindi Elmas a destra con Insigne a sinistra e Zielinski nel ruolo di trequartista. Osimhen, come detto, è l’unica punta.

Il Barcellona, a sorpresa, riconferma il tridente d’attacco visto sette giorni fa al Camp Nou: Aubameyang punta con Ferran Torres e Adama Traorè larghi. Panchina, quindi, per Dembelè. Fra i pali Ter Stegen, in difesa torna Araujo al fianco di Piquè, quindi Dest e Jordi Alba i terzini. A centrocampo confermatissimi Pedri e De Jong con l’esperto Busquets.

Il primo tentativo è del Napoli, che prova a mettere da subito pressione al Barça. Una pressione che, però, dura pochissimo: al 9′ i blaugrana sono già in vantaggio. Insigne e Zielinski non s’intendono sulla battuta di un calcio d’angolo, palla recuperata e contropiede affidato ad Adama Traorè: l’esterno resiste al contrasto di Rrahmani e tocca per Jordi Alba, che con il destro beffa Meret sul suo palo. Quattro minuti dopo l’incubo prosegue ed è già 0-2. Palla lunga per Ferran Torres, che appoggia di tacco nella zona dove arriva De Jong: stop e tiro a giro perfetto all’incrocio dell’olandese per il raddoppio ospite.

Gli uomini di Spalletti, praticamente sotto shock, non riescono subito a reagire e perdono tanti palloni in fase di costruzione dal basso permettendo al Barça di andare più volte vicino al tris. Al 21′, però, il lampo: palla in profondità di Insigne per Osimhen, il nigeriano anticipa Ter Stegen, che lo stende proprio sulla linea dell’area di rigore. Dopo un check VAR l’arbitro assegna il calcio di rigore: dal dischetto Insigne non sbaglia e fa 1-2, riaprendo i conti. Il Maradona prova a scuotere gli azzurri, ma è ancora l’undici di Xavi ad avere le migliori occasioni: prima Ferran Torres e poi Aubameyang non riescono però a bucare Meret. Il ritmo cala ed il primo tempo sembra andare verso la conclusione, ma la beffa arriva al 45′. Calcio d’angolo, palla al limite per Jordi Alba che trova Piqué in area: il difensore calcia di sinistro pescando l’angolino. Nulla da fare per Meret: si va a riposo sull’1-3.

La ripresa si apre subito con l’ingresso di Politano per Demme: Spalletti passa al 4-3-3. Il risultato non cambia: gli attacchi dei padroni di casa sono sterili, il Barça si difende benissimo e prova ad addormentare il gioco con il possesso palla. E’ proprio da un possesso insistito che nasce il gol del poker: fitta rete di passaggi che termina con un filtrante di Adama Traorè, velo di De Jong e tiro di prima di Aubameyang all’incrocio dei pali per il 4-1. Partita virtualmente chiusa, quindi, a mezz’ora dal termine. Gli azzurri creano pochissimo: ci prova solo Osimhen, che al 71′ sfiora il palo in allungo dopo un buon lancio in avanti di Insigne. La “resa” di Spalletti è ben comprensibile anche dai cambi: fuori Osimhen, Fabian e Zielinski; dentro Ounas, Mertens e Ghoulam per l’ultimo quarto d’ora di gara. All’81’ sostituito anche Insigne: qualche fischio per il capitano, che lascia il campo non contento. Al suo posto Petagna. All’87’ la pressione alta del Napoli funziona: Mertens recupera un pallone in area a Mingueza, arriva Politano che calcia forte sul palo di Ter Stegen, battendolo per la rete del 2-4. Poco dopo ci prova anche Petagna, ma il portiere blaugrana è questa volta attento. E’ l’ultimo squillo della gara: finisce 4-2, il Napoli è fuori dall’Europa.

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