Quando il VAR si mette di mezzo: il rigore dubbio su Simeone fa infuriare tutti #SerieA #VARcontroTutti #CalcioCheDivide
Nel récital di polemiche arbitrali che caratterizzano ormai tante partite di Serie A, l’episodio chiave dell’ultima sfida ha scatenato il caos tra tifosi e addetti ai lavori. "Il direttore di gara era perfettamente posizionato ed ha visto benissimo il contatto tra Simeone e Circati," ma proprio in quel momento fatale arriva il VAR a rimescolare le carte.
Chiariamolo subito: se l’arbitro aveva un colpo d’occhio ottimo, perché fargli rivedere una situazione che sembrava chiara? E ancora: perché proprio in quel momento far scendere in campo il VAR con la solita pantomima della “verifica doverosa”? La decisione finale, naturalmente, ha premiato la tesi del contatto da rigore, ma ha aperto un dibattito infuocato sul senso di certe “rivisitazioni tecnologiche” che invece di aiutare rischiano di confondere ancora di più.
Ma andiamo più a fondo. Da sempre il VAR dovrebbe essere il supereroe della giustizia in campo, capace di evitare errori clamorosi. Eppure, questa volta, il risultato è stato quello contrario: "il direttore di gara era perfettamente posizionato" e avrebbe potuto chiudere la questione sul nascere evitando di incasinare tutto con un replay interminabile. Il contatto tra Simeone e Circati è stato valutato e alla fine giudicato irregolare, ma questa incertezza creata di proposito fa impazzire tifosi, giocatori e addetti ai lavori.
Il problema, dunque, non è tanto se il rigore sia giusto o meno, ma la credibilità della tecnologia quando interviene in momenti in cui un arbitro esperto vede tutto, e magari anche meglio dello schermo. Lo spettacolo del calcio sta diventando una lunga sosta per valutare ogni minimo tocco, ogni contatto che fino a pochi anni fa sarebbe stato semplicemente lasciato correre.
L’episodio è destinato a far discutere, perché mette in luce un malessere ormai palpabile: la tecnologia è fondamentale, ma non diventi un pretesto per alimentare polemiche sterili e decisioni che fanno più danno che bene. Nel calcio di oggi siamo ormai abituati a questo caos, dove tra arbitri, VAR e giudici di porta la partita dura più delle ore di un congresso pallonaro. E quello che sembrava un contatto limpido, grazie al VAR diventa terreno di scontro infinito.