#StadiENapoli: Tra City e sogni europei, il Diego Armando Maradona si rifà il look con un occhio al portafoglio
Mentre il Napoli affronta il City, il vero spettacolo è sugli stadi – o meglio, su quel colabrodo chiamato Maradona e i piani ambiziosi di De Laurentiis, che sembra più un magnate che un presidente. I quotidiani non perdono tempo a spargere inchiostro su aggiornamenti che odorano di fondi pubblici e accordi.
Ieri, in una commissione comunale “Sport” presieduta da Gennaro Esposito, si è parlato di due delibere per lo stadio Maradona, fresco candidato ufficiale per gli Europei del 2032. Si tratta di mosse per sistemare l’impianto, forse per evitare che crolli durante le partite.
“La prima, per l’utilizzo di 355.524,18 euro per completare interventi su «sicurezza, efficientamento energetico e accessibilità dell’impianto»; la seconda — su richiesta del Napoli — che autorizza invece l’integrazione della Convenzione del 2019 per l’uso esclusivo di nuovi spazi interni allo stadio: due sale Hospitality e la trasformazione degli uffici Gare in sala Hospitality Tribuna d’Onore. A fronte di ciò, crescerà il canone di concessione che paga il club azzurro che arriverà a 887.814,88 euro più Iva”.
Insomma, tra euro spesi e canoni che salgono, il Napoli si prepara a un futuro più luccicante, ma chissà se tutto questo lustro basterà a vincere sul campo. Gli appassionati attendono, sperando che non sia solo fumo e specchietti per le allodole.