Agente FIFA Caravello fa scintille: Rabiot con il suo carattere da divo, Vlahovic che resta e Gasperini che sfida i bilanci. #Calcio #SerieA #MercatoImpazzito
Nell’appuntamento di oggi con ‘Maracana’ su Tmw Radio, l’agente FIFA Danilo Caravello ha sparato a zero su vari temi del calcio italiano, senza peli sulla lingua e con opinioni che non tutti digeriranno facilmente.
“Allegri non ha mai nascosto di avere un debole tecnico per Rabiot, è l’allenatore che lo ha capito fino in fondo e lo ha utilizzato al meglio. A prescindere da mamma Veronique ha un carattere particolare e credo che Rabiot avrebbe potuto fare una carriera ancor più importante senza questi problemi caratteriali”, ha detto Caravello, mettendo in luce come certe stelle del calcio amino fare i difficili, e che forse dovremmo smetterla di giustificare i loro ego gonfiati.
Sul fronte di Vlahovic, l’agente non ha risparmiato critiche al mondo del mercato, dove le pretese esagerate spesso si scontrano con la realtà. “Manca poco alla fine del mercato e l’atteggiamento di chi sta consigliando Vlahovic è sempre andato verso la non rinuncia all’ultimo anno di contratto. Trovare un club che può riconoscere quelle cifre è impossibile, c’è sempre stato un muro contro muro con la Juventus. Il Milan poteva essere interessato, ma il mercato può cambiare giorno dopo giorno e oggi le percentuali di una permanenza di Vlahovic sono più alte rispetto all’inizio del mercato”. Insomma, un po’ di realismo non guasta in questo circo del pallone, dove tutti vogliono i soldi facili.
Passando al progetto Gasperini alla Roma, Caravello ha dato una scrollata di spalle ai tifosi che pretendono miracoli senza badare ai conti. “Gasperini sapeva benissimo cosa lo aspettava e la Roma sapeva perfettamente cosa sarebbe successo prendendo Gasperini. I grandi club italiani devono fare i conti con i bilanci, quest’anno la Lazio è stata un esempio eclatante ma abbiamo tanti club che viaggiano sempre sul filo del rasoio. I tifosi tante volte fanno i tifosi, ma non è facile immettere sempre denaro e non fare cessioni. L’uscita di Koné era studiata per portare un incasso importante, è vero che avresti perso un giocatore importante ma se gestiamo così il nostro calcio continueremo a perdere giocatori importanti. Guardate Reijnders, è stato il miglior centrocampista del nostro campionato ed è andato al Manchester City. Faccio un esempio di Ali Zoma, un ragazzo italiano del 2003 che all’Albinoleffe è andato due volte in doppia cifra in Serie C e non l’ha preso nessuno in Italia, è andato al Norimberga. Non abbiamo la lungimiranza, bisognerà dare tempo agli allenatori per sviluppare un progetto”. È una critica spietata al calcio italiano, che perde talenti come se piovesse, incapace di tenere i piedi per terra senza scappare all’estero.
Infine, sul profilo ideale per sostituire Lukaku, Caravello ha tirato in ballo nomi con un tocco di polemica, ricordando come gli infortuni rovinino i piani. “Io sinceramente sebbene sia arrivato da poco in Italia stravedo per Gimenez, anche se non ha fatto bene al Milan. Pensavo che la Lazio o la Roma potessero prenderlo in passato, magari il Milan può prendere due attaccanti e metterlo sul mercato. Io penso che Lukaku salterà almeno metà campionato e il Napoli dovrà prendere un attaccante importante. Rimettersi da un infortunio del genere con un Mondiale alle porte sarà difficile, il Napoli ha liquidità e prenderà un attaccante importante”. Con queste parole, l’agente sottolinea come il mercato sia un gioco di scommesse, dove chi ha i soldi può fare la differenza, ma spesso si finisce con scelte discutibili.