Diranno tutti gol di Anguissa — e in fondo hanno ragione — ma l’attimo che ha davvero capovolto Napoli‑Cagliari è stato l’assolo di Lobotka: il tipo che, senza troppi squilli, ti cambia l’inerzia. #NapoliCagliari #SerieA #Lobotka
Diranno tutti gol di Anguissa, giustamente, perché è il gesto da tre punti, il momento decisivo. Ma c’è stato un altro istante ugualmente indicativo e determinante al tramonto di Napoli‑Cagliari: l’assolo di Lobotka. Pochi secondi prima della rete dell’1‑0, Lobo prende palla, avanza indisturbato, conquista campo e crea un pericolo per il Napoli con Lang che poi serve McTominay che sbaglia da pochi passi. Ma in quel momento l’inerzia della partita cambia. Il Napoli schiaccia il Cagliari e resta nei pressi dell’area avversaria fino alla rete decisiva.
Così come contro l’Inter lo scorso anno al Maradona sul gol di Billing, anche col Cagliari Lobo sceglie di decidere la partita con un colpo dei suoi, la specialità della casa. Ancora una volta il play slovacco ha comandato il gioco e con la sua tipica conduzione di palla ha permesso al Napoli di vivere all’arrembaggio il finale creando pericoli e costringendo il Cagliari solo a difendersi.
Un gesto tecnico tanto semplice (per lui) quanto efficace, perché alla solita fitta rete di passaggi ha scelto di offrire altro. Uno spunto dei suoi, l’impronta di Stani sui primi tre punti al Maradona della stagione.