Napoli, una sconfitta che brucia come quella di Maradona: #Napoli #Calcio #Delusione #SerieA
Non capita spesso di vedere il Napoli crollare così senza appello in casa, ma ieri è successo. Il record dell’imbattibilità al San Paolo è stato calpestato con una facilità sconcertante. "Una squadra camaleontica, capace di grandi imprese, che questa volta ha mostrato il fianco ai propri limiti". L’entusiasmo è svanito in fretta, lasciando spazio a delusione e frustrazione.
Il Napoli, che negli ultimi anni ha abituato i suoi tifosi a grandi battaglie, ieri ha dato uno spettacolo che definire indegno è un eufemismo. La mancanza di grinta e la confusione in campo sono stati evidenti a chiunque abbia avuto il coraggio di guardare la partita fino all’ultimo minuto. La squadra sembrava più un gruppo di turisti in gita che una compagine determinata a difendere un primato importante.
Non è la prima volta che il Napoli inciampa in momenti decisivi, ma questa caduta pesa come un macigno. "Da qualche tempo sembra aver smarrito il carattere, quella marcia in più che faceva la differenza nei momenti topici". Abbiamo rivisto il volto di una formazione che tenta ma non convince, che crea occasioni ma non le finalizza, e che soprattutto manca di quella cattiveria agonistica che i grandi hanno sempre avuto dal tempo di Maradona.
La tifoseria si interroga, col cuore stretto da sentimenti contrastanti tra amore incondizionato e delusione cocente. Quella di ieri non è stata solo una sconfitta sul campo: è stata una ferita nell’anima di chi ha sempre visto in questa squadra un simbolo di orgoglio e rinascita.
L’appello è forte, un grido dal passato glorioso che chiede risposte immediate. Perché il Napoli merita di più, merita di tornare a dominare con quel fuoco che ha sempre contraddistinto i grandi campioni e le grandi squadre, non merita di scivolare nell’oblio di una crisi tecnica e mentale che sembra lunga e difficile da superare.