Napoli-Olympiacos: Un’amichevole che svela spine nel blu
L’ultimo test estivo a Castel di Sangro contro l’Olympiacos ha acceso i riflettori su un Napoli promettente ma già segnato da soliti grattacapi, come infortuni e difese a singhiozzo. Con il ritiro che chiude i battenti, gli azzurri hanno mostrato lampi di Conte-style, ma anche troppe pause che ricordano annate passate dove il bel gioco si sbriciolava al primo contrasto.
Formazioni ufficiali prevedibili, con Conte che schiera i “big” per le prove generali verso il Sassuolo: NAPOLI: Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay, Olivera; De Bruyne, Lukaku. Una scelta che urla ambizione, ma anche un po’ di rischio, preferendo Juan Jesus a Beukema – forse un errore, considerando le folate greche che hanno randellato senza pietà.
E poi arriva il “super-gol di Politano”, un destro al fulmine che fa impazzire i tifosi e regala il vantaggio: un’azione da manuale, partita da Milinkovic, che ricorda i colpi solitari di Insigne ai tempi d’oro. Ma attenzione, partenopei: è stato un Napoli dominante solo per mezz’ora, prima che l’Olympiacos, con la sua solida rognosità da Champions, ci mettesse sotto, spezzettando il gioco come un brutto flashback al post-Sarri.
Problemi muscolari per Lukaku al 31′, un infortunio che gela tutti: “PROBLEMI PER LUKAKU! Recupero palla del belga che poi prova il tiro ed in quel momento si accascia toccandosi il polpaccio.” Ecco il nostro classico dramma estivo, amici tifosi – quanti campioni abbiamo perso così? Se è serio, addio sogni di gloria contro il Sassuolo; speriamo non sia l’ennesima scusa per un mercato fiacco, come quando De Laurentiis ci lasciava a secco.
De Bruyne? Magia pura, con recuperi e assist che fanno impallidire confronti con Hamsik nei suoi anni d’oro, ma l’Olympiacos ha risposto con fallacci da saloon greco, ammonizioni e contatti che Conte ha contestato furiosamente – e aveva ragione, cavolo! Karembeu, da ex gloria, ha chiacchierato con Sky: “Abbiamo discusso del nostro periodo quando giocavamo e il calcio era grande, speriamo che possa tornare così.” Bellissime parole, ma nel calcio di oggi, con Olympiacos che si rinforza a suon di Strefezza, noi dobbiamo essere più spigolosi, non solo poetici.
In fondo, questo ritiro ha mostrato un Napoli con potenziale da scudetto, ma anche abitudini vecchie: troppe pause difensive, come contro il Girona, e un Olympiacos che ci ha ricordato le sfide europee dove finiamo schiacciati. Non è il momento di illusioni, tifosi: se non sistemiamo queste crepe, il Sassuolo potrebbe essere un incubo, non una passeggiata. Avanti, azzurri – fateci sognare, ma stavolta senza scherzi!