mercoledì, Febbraio 5, 2025
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Napoli e Inter si contenderanno lo Scudetto, secondo De Paola, mentre Conte è finalmente uscito allo scoperto.

Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale trasmesso da TMW Radio, è intervenuto Paolo De Paola, esprimendo le sue opinioni su vari temi del panorama calcistico italiano.

L’esonero di Fonseca

“Si doveva fare prima, questo è il vero rimpianto. Ci sono state due soste con il Milan che approcciava in situazioni difficili e due vittorie che hanno allungato quest’agonia contro Inter e Real Madrid. C’è un distacco profondo tra lo spogliatoio e Fonseca. Sarò sempre dalla parte di Fonseca dal punto di vista umano, i giocatori non si sono comportati bene con lui e la società lo ha lasciato solo. Fonseca ha fatto l’errore di dire la verità, non ha saputo gestirla. Prendersela con il meglio della qualità della tua squadra è pericoloso, poi vieni investito da critiche. Era impossibile evitare questo, il destino era segnato. Non mi aspettavo arrivasse l’esonero alla vigilia della sfida con la Juventus che metterà di fronte padre e figlio. C’è stato un briefing dove la società avrà detto qualcosa all’allenatore, qualcosa non ha funzionato. Ciò che preoccupa è il distacco con la tifoseria, l’attacco alla società ha senso fino a un certo punto. Ogni volta che le tifoserie hanno preteso il cambio di proprietà si sono tenute il presidente per vent’anni, vedi Lazio, Torino e anche il Napoli. Questo Milan non è una squadra povera di qualità, non puoi rimproverare alla società di non aver comprato i giocatori. Stiamo a sindacare se è meglio Maldini o Ibrahimovic, sono cose che lasciano il tempo che trovano. Conceicao è un profilo che ci sta, ma bisogna capire quanto è grave la situazione nello spogliatoio. Capiremo meglio dalle prossime due sessioni di mercato”.

I dilemmi della Juventus

“Questa situazione della Juventus non può essere accomunata al Milan. La Juve ha fatto una rivoluzione totale della rosa, il Milan no. La rivoluzione ha costretto l’allenatore a fare delle modifiche che sono ancora in corso. Ci voleva meno tempo, ma bisogna prendere atto della realtà. La rosa messa a disposizione di Motta non è sufficiente, specialmente in attacco. Si può criticare, ma il lavoro c’è e si vede. Sul Milan posso essere più deciso, la sensazione è che non si sapesse cosa causava questi alti e bassi. Nella Juve si capisce che c’è una crescita, ma ci sono due equivoci. Il primo è Savona, ieri il pareggio è determinato dai suoi errori. Mi ricorda Rugani, a me è piaciuto all’inizio ma quando deve essere decisivo mi sembra imbambolato. È in una fase di crescita, ma deve crescere in fretta. Non si può puntare su Savona perché non ci sono alternative valide. È un ragazzo che non va stroncato, ma nel pareggio di ieri c’è il suo zampino su entrambi i gol. Finiamola poi con l’equivoco tattico di Vlahovic, sta vivendo un momento di frenesia assoluto che lo porta a fare cose che non appartengono a un attaccante di Serie A. Se non è l’attaccante giusto per Motta si prendano dei provvedimenti. A me piace il resto della squadra, mi piacciono da matti giovani come Conceicao e Yildiz, il centrocampo è cresciuto tantissimo. Una riflessione però va fatta”.

L’importanza della qualificazione in Champions

“Sarebbe certamente un fallimento, la qualificazione in Champions è fondamentale. La Juventus per me in questo momento è virtualmente in Champions, è a pari punti al quinto posto con la Fiorentina e credo che andranno cinque italiane in Champions vista la media punti che abbiamo in Europa. In questo momento la Juventus non deve perdere quel treno, la Juve è in corsa per tutti gli obiettivi. Forse per lo Scudetto in questo momento è fuori, ma nelle altre competizioni è in corsa. Ogni partita di campionato ora è decisiva per capire la reale portata di questa Juventus”.

La lotta per lo Scudetto

“Sarà una corsa a tre ma mi aspetto che ci sarà un’ulteriore selezione e sarà una corsa a due tra Inter e Napoli. Napoli che finalmente è uscito allo scoperto con le parole di Conte che ha detto di non accontentarsi di obiettivi minimi. Chi l’ha detto che il Napoli non deve competere per lo Scudetto? Questo è un Napoli migliore rispetto a quello di Sarri e di Spalletti per i punti ottenuti fino a questo momento. Lukaku è stato determinante nel creare le occasioni decisive, si può discutere ma è nel vivo del gioco”.

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