Alfredo Pedull: “Gestione del giovane Nonge in Napoli-Juve come uno schiaffo a un ragazzino”
Alfredo Pedull, noto esperto di mercato, ha fatto alcune considerazioni sull’operato di Allegri riguardo al giovane talento Nonge, il calciatore che ha causato il rigore assegnato al Napoli durante la partita contro la Juventus. Nel suo editoriale su Sportitalia, Pedull ha sottolineato la scelta di Allegri di inserire Nonge in un momento cruciale della partita: “Ha un grande futuro davanti, qualità indiscutibili. Lo scorso gennaio avrebbe potuto decidere di andare al Granada per giocare di più, invece decise di restare a Torino. Ora, è noto che i giovani vanno trattati con cura, anche i bambini delle scuole materne lo sanno. Tuttavia, la decisione di Allegri di far entrare Nonge a Napoli, in un momento così delicato e con la partita in bilico, può sembrare un atto di consapevolezza. Ma se poi il risultato è stato quello di sostituirlo per l’ingenuità commessa che ha portato al rigore su Osimhen, allora c’è qualcosa che non va”.
Pedull ha poi aggiunto: “La gestione è stata pessima, è sembrato come se tirasse uno schiaffo a un ragazzino non abituato a certi scenari. Nonge ha chiesto scusa sui social, ma in realtà sarebbe stato più appropriato che Allegri chiedesse scusa a lui. Anche se il giovane avesse manifestato il desiderio di uscire dal campo, per ipotesi, avrebbero dovuto proteggerlo meglio. Si dice che bisognasse potenziare il reparto offensivo per gli assalti finali… ma a quel punto, sostituire tutti tranne Nonge, appena entrato, sembra una mossa discutibile. Se si crede che un “bambino” nato nel 2005 non possa commettere errori, allora forse è meglio non farlo scendere in campo. Se invece viene schierato, è necessario difenderlo ed evitare di umiliarlo in quel modo. Nonge ha chiesto scusa, ma forse meritava solo sostegno e comprensione. Ha concluso il noto giornalista sportivo.”
In definitiva, le critiche di Pedull si concentrano sull’approccio di Allegri nei confronti del giovane Nonge e sull’importanza di gestire con attenzione i talenti emergenti nel mondo del calcio, evitando situazioni che potrebbero comprometterne la crescita e la fiducia.
