La squadra del Napoli ha subito una pesante sconfitta contro la Lazio e alcuni giudizi su Garcia (e non solo) sono radicalmente cambiati.
Nel mondo del calcio, è frequente che gli atteggiamenti criticati subiscano un’evoluzione rapida, tanto swift quanto una monoposto di Formula 1. Pensiamo alla squadra del Napoli e alla Lazio, che si sono affrontate nell’anticipo serale della terza giornata del campionato. Maurizio Sarri, poco prima dell’inizio della partita a Fuorigrotta, è stato oggetto di una pesante critica da parte dei tifosi e degli opinionisti a causa dei zero punti che la sua squadra aveva in classifica. Ciò che si è verificato in maniera diametralmente opposta nel caso di Garcia, che, secondo molti, aveva continuato il notevole cammino intrapreso da Spalletti, sebbene con alcune piccole variazioni.
Dopo la partita Napoli-Lazio, tutto è cambiato. Si parla di un ritorno di Sarri come “maestro” e di una lezione imparata da Garcia. Tuttavia, il Napoli, nella prima metà del gioco, nonostante alcune buone occasioni sprecate, ha tenuto bene le redini della partita e ha dimostrato di essere ancora “in forma”. Nessuno faceva menzione dell’assenza di Kim o della presunta incompetenza dell’ex allenatore della Roma a partiti di un certo livello. La situazione è cambiata nella seconda metà. Nel secondo tempo, gli azzurri hanno mostrato una netta difficoltà, soprattutto dal punto di vista fisico. Alcuni calciatori (come Anguissa) sono “scomparsi”, dando così l’opportunità alla squadra di Sarri di prendere campo. È pertanto plausibile pensare che il vero problema che il Napoli ha affrontato contro la Lazio sia stato di natura fisica. Quando la squadra sarà in condizioni fisiche adeguate, le cose andranno diversamente. Ciò non significa che gli azzurri vinceranno tutte le partite fino alla fine della stagione, ma che prestazioni come quella del secondo tempo contro la Lazio si ripresenteranno molto raramente…