Aurelio Andreazzoli ha una tradizione particolarmente favorevole contro il Napoli. L’edizione odierna del Corriere dello Sport riferisce quanto segue. “Napoli è il toccasana di Andreazzoli, una specie di attracco verso un mondo nuovo, e l’Empoli si concede un sorriso, forse pure un pizzico di fiducia. Dieci anni fa, Roma-Napoli divenne un pomeriggio particolare per Andreazzoli, al congedo dalla panchina che gli era stata affidata tre mesi prima, da salutare regalandosi una vittoria (2-1) inutile però appagante su un avversario che Mazzarri, anche lui ai titoli di coda, aveva riportato in Champions. Quando Empoli-Napoli (stagione 2018-2019) alimentò quasi un miraggio, la tendenza cominciò a prendere corpo: Farias e Di Lorenzo fissarono il 2-1, sembrava una zattera o qualcosa che gli somigliasse, invece fu un successo inutile, non servì per salvarsi, ma rafforzò il concetto sulla rotondità del pallone“.
Poi ancora: “Nell’anno di grazia 2021-2022 l’Empoli costruisce una stagione capolavoro prendendosi sei punti su sei da un’avversaria alla quale toglie la possibilità di conquistare lo scudetto il Napoli all’80′ sta vincendo al Castellani per 2-0 (Insigne e Mertens), è in controllo, ha residue possibilità di credere in un sogno tricolore che ha bruciato nelle due gare precedenti con Fiorentina e Roma e però piomba nella sua prima, vera crisi ambientale, con quei dieci minuti di follia nei quali Henderson e poi un doppio Pinamonti (che per il 3-2 scippa il pallone a Meret), ridisegnano il pomeriggio”.