Lo racconta l’edizione odierna del Corriere dello Sport.
“Buttar via una Coppa Italia di nuovo – come un anno fa – al primo turno, stavolta andando a sbattere il muso contro la Cremonese afflitta dai proprio problemi, proiettata a inseguire soluzioni miracolose per risolverli, che scopre in quel diluvio l’acqua santa e ci riesce, lasciando al Napoli il retrogusto amaro delle riflessioni sulle opportunità di una rivoluzione così imponente, sull’esigenza di miscelare tutto assieme (l’inedita formazione e la rielaborazione del 4-2-3-1), di sottrarre certezze per indirizzarla con padronanza, sul messaggio che (forse) passa nella testa del Napoli-2 e poi del Napoli-1. E però vai a capirlo questo calcio: l’equivoco germoglia proprio «dopo», cioè dal 65′ in poi, quando pareva si fossero formati gli anticorpi.
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