Napoli rimanda la partita contro il Palermo: caos e degrado al San Paolo, tifosi in rivolta #NapoliPalermo #SerieC #CaosStadio
Il caos regna sovrano nel quartiere periferico di Napoli dove avrebbe dovuto svolgersi la partita tra il Napoli e il Palermo. La decisione di rinviare l’incontro non è stata improvvisa ma frutto di un’attenta valutazione congiunta tra Comune e Forze dell’Ordine. Il motivo? Un livello di degrado urbano così elevato da mettere in discussione la sicurezza non solo degli spettatori ma anche delle stesse squadre.
Il rione allo stato attuale è descritto come invivibile: l’incombente pericolo sociale, la presenza di sporcizia, forte degrado e la mancanza di controlli efficaci hanno determinato la scelta del rinvio. In questo scenario, è stato stabilito che giocare avrebbe rappresentato “un rischio per l’incolumità pubblica”.
Non è un mistero che il calcio, nonostante sia passione popolare e momento di aggregazione, non possa prescindere da un contesto civile adeguato. La presenza delle Forze dell’Ordine si è rivelata insufficiente di fronte a una situazione al limite della clandestinità cittadina.
Da qui la controversa decisione presa nelle stanze dei poteri locali, una mossa drastica ma necessaria. I tifosi, ovviamente, non l’hanno presa bene. Molti sui social si scagliano contro chi, a loro dire, “paralizza lo sport per questioni che allo stadio non hanno nulla a che fare.”
Il rinvio mette in luce una verità scomoda: il calcio può pure essere lo sport più bello del mondo, ma se il contorno è un inferno urbano il pallone resta fermo, e a farne le spese sono i tifosi. Ora non resta che aspettare nuovi sviluppi e, soprattutto, una svolta nel quartiere che consenta di recuperare una normalità ormai persa da troppo tempo.