#NapoliPisaCombattuta: I partenopei vincono 1-0 contro un Pisa tosto, ma con qualche sbavatura da dilettanti
La gara tra Napoli e Pisa si è conclusa con una vittoria sofferta per i padroni di casa, che hanno dimostrato di essere una squadra di Serie A ma con qualche momento da provinciale. Dopo un primo tempo dominato a tratti, con il gol di Gilmour a sbloccare il match, i partenopei hanno faticato a chiudere la partita, lasciando spazio a un Pisa che, va detto, ha giocato come se fosse una banda di underdog ostinati.
Nel primo tempo, il Napoli ha preso il controllo, ma non senza errori da scuola calcio. All’ 1′, il Pisa è partito all’arrembaggio, ma i napoletani hanno rapidamente imposto il loro gioco. Al 5′, un passaggio impreciso di Gilmour ha regalato un’occasione agli avversari, mentre al 6′, l’errore in costruzione del Pisa ha visto Politano pasticciare, fallendo di servire Hojlund in una posizione da gol facile. Nonostante ciò, al 15′, un calcio di punizione del Pisa è finito tra le braccia di Meret senza problemi.
Le azioni si sono susseguite con ritmi alterni. Al 18′, un calcio d’angolo per il Pisa ha visto proteste vane, e al 21′, il Napoli ha fraseggiato bene, arrivando a un calcio d’angolo grazie a Politano. Ma ecco il momento chiave: al 26′, un gol è stato annullato per fuorigioco di Hojlund, con il Var a confermare che “soltanto una piccola parte di spalla era oltre la linea dei difensori”. Al 33′, lo scambio tra Di Lorenzo e Politano è sfumato tra le mani del portiere avversario, e al 39′, finalmente, GOOOOOL! Il Napoli passa in vantaggio con il tiro di Gilmour. Iniziativa di Spinazzola sulla sinistra, tiro di Gilmour con la deviazione vincente di Canestrelli.
Il secondo tempo è iniziato con interruzioni e imprecisioni, quasi come se i giocatori avessero lasciato le energie in campo. Al 48′, i ritmi erano spesso interrotti, e al 49′, Hojlund ha provato un contropiede da solo, ma il tiro è stato deviato: “In posizione ottimale sia McTominay che De Bruyne avrebbero preferito il passaggio per concludere in rete”. Politano ha continuato a essere protagonista, ma al 52′, il suo tiro è andato alto, sprecando una transizione promettente.
Prima della partita, le dichiarazioni dei protagonisti avevano acceso l’attesa. Il ds azzurro Giovanni Manna aveva rilasciato alcune riflessioni a DAZN: “L’importante stasera è fare risultato per dare continuità in campionato, anche per una reazione da squadra dopo la partita di giovedì. Non è una questione di mercato, è più una questione di continuità. Hanno giocato di più quelli che c’erano già lo scorso anno. Dare continuità a un discorso tecnico e i valori che abbiamo è un vantaggio. Stasera non è facile, ma dobbiamo dimostrare di essere quello che siamo. Manchester? C’è un po’ di rammarico perché volevamo capire il nostro livello. Il Manchester City è una squadra forte, ben allenata. Noi abbiamo dimostrato personalità come sempre. Abbiamo dimostrato attributi. Ci hanno fatto due gol di grandi qualità, a dimostrazione che hanno dovuto fare giocate importanti per aprire la partita. C’è rammarico ma stasera dobbiamo reagire da squadra”.
Alessandro Buongiorno ha aggiunto nel prepartita: “Opportunità per andare in vetta? Dobbiamo pensare gara dopo gara, l’obiettivo è vincerle tutte. Oggi è una grande occasione e daremo il massimo per conquistare i tre punti. Calendario fitto? In questi casi ci sono tanti video da studiare, perché i carichi di lavoro devono abbassarsi per recuperare le energie. L’attenzione si sposta molto sulla tattica”.
In campo, le formazioni hanno visto il Napoli con Meret tra i pali e un 4-1-4-1, mentre il Pisa ha optato per un 3-5-2. Nonostante qualche scelta conservativa da parte di Conte, che ha limitato i cambi, la squadra ha mostrato i suoi soliti alti e bassi, confermando che in Serie A non ci sono pasti gratis, nemmeno contro una neopromossa come il Pisa.
Alla fine, il Napoli porta a casa i tre punti, ma con una prestazione che ha evidenziato difetti da sistemare, soprattutto nell’ultimo passaggio. Una vittoria che serve a scrollarsi di dosso la delusione della Champions, ma che non nasconde le solite sbavature di una squadra che deve ancora trovare la sua identità completa.