Conte ci prova, ma l’entusiasmo a Milano è freddino: #SerieA #Scudetto #Inter #Calcio #Milano
L’Inter di Antonio Conte è ormai a un passo dal traguardo tanto agognato: lo scudetto. Tuttavia, a differenza di altre grandi piazze dove il tripudio domina, a Milano l’atmosfera resta comunque misurata, quasi come se si volesse tenere a bada l’euforia prima del verdetto finale.
Nonostante il vantaggio consolidato in classifica e una squadra che gira a pieno regime, la città non si lascia andare a facili entusiasmi. Tra gli appassionati e la stampa locale, è evidente quella che potremmo definire una sorta di “entusiasmo controllato”. Una situazione non del tutto insolita per metropoli che vivono di calcio con la testa più che con il cuore, soprattutto quando ormai la vittoria sembra quasi scontata.
L’attenzione, invece, è tutta rivolta alle ultime partite, rimaste da giocare e che devono essere affrontate con la giusta dose di concentrazione per evitare brutte sorprese.
Leggi di più su
Calcio
Potrebbe interessarti
Buongiorno pronto a sfidare i suoi ex: rientro confermato, e sarà una grana per loro
Mancini: “Dopo Spalletti, mi aspettavo la chiamata della Nazionale – Magari non ero la prima scelta”
ADL impone il suo volere a Rrahmani: retroscena sul patto per il rinnovo
Tesser sfida i critici: “Togliete i centrali alle altre squadre e vediamo chi cede per primo”
Nel frattempo, tra chi attende l’ufficialità, c’è chi già si prepara a festeggiare con moderazione. È il capitolo di una squadra che, partita con molte critiche e qualche dubbio, si è dimostrata solida e competitiva, mantenendo però un profilo basso. Alla luce di quanto accaduto nel corso della stagione, non si può negare che il cammino verso il tricolore sia stato più complicato del previsto, giustificando quel lieve nervosismo in città.
Se l’Inter dovesse davvero alzare il trofeo a fine campionato, il clima qui resterà comunque più raccolto, puntando su celebrazioni senza esagerazioni, come vuole la tradizione meneghina. Ma per adesso, a giocatori e tifosi non resta che vedere e aspettare, tenendo sempre presente che questa “non è ancora finita”.