Napoli contro Girona: Un altro banco di prova per il sogno azzurro
Il ritiro estivo del Napoli a Castel di Sangro sta scaldando i motori, con il secondo test internazionale che promette scintille. Dopo l’amichevole contro il Brest, la squadra di Antonio Conte sfiderà oggi alle 19:00 allo stadio Teofilo Patini il Girona, un avversario che ormai è una vecchia conoscenza dei nostri ritiri estivi. È il momento di vedere se le idee di Conte stanno prendendo forma, o se siamo di fronte a un’altra estate di promesse non mantenute.
Le probabili formazioni offrono un bel mix di certezze e sorprese: NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Beukema, Spinazzola; Anguissa, Lobotka, De Bruyne; Lang, Lukaku, Neres. Quel “De Bruyne” nel centrocampo fa alzare un sopracciglio: magari è un refuso per qualcun altro, ma se fosse davvero Kevin? Sognare non costa niente, eh, tifosi del Napoli – dopo anni di delusioni, un colpo del genere ci riporterebbe ai fasti di Maradona. Invece, probably, è solo fumo; Conte deve lavorare con ciò che ha.
In attacco, con Lang, Lukaku e Neres, si intravede un tridente che potrebbe far male: Lukaku è una bestia da area, ma se non è al top forma, ricordiamoci come finì con Milik ai tempi di Sarri – grandi aspettative, zero concretezza. Paragonato al Barcellona o al Real, il Girona è meno blasonato, ma non sottovalutatelo: sono tosti e organizzati, un test vero per evitare figuracce come quelle dei ritiri passati.
Questa partita è più di un’amichevole; è un’occhiata alla prima contro il Sassuolo. I tifosi veri lo sanno: se Conte non dà minuti ai titolari, rischiamo di partire zoppi in campionato. Ironia della sorte, se vinciamo facile, tutti contenti; se no, preparatevi a sentire le solite lamentele su “Conte che non capisce Napoli”. Forza azzurri, fateci vedere che non è solo aria fritta!
Girona pronto a sorprendere
Proprio come il Napoli, il Girona arriva con ambizioni: GIRONA (4-3-3): Gazzaniga; Rincon, Martinez, Krejci, Frances; Lemar, Herrera, Martin; Tsygankov, Asprilla, Ruiz. Allenatore: Miguel Ángel Sánchez Muñoz. Questa formazione è rodata, e Tsygankov potrebbe essere una spina nel fianco – pensate a un Icardi versione low-cost. Ma dai, Napoli, non fatevi intimorire: è l’ora di dimostrarci che quest’anno non siamo solo la solita squadra “quasi” vincente. Avanti, azzurri!