Napoli in campo a Castel di Sangro: Primo test estivo tra sogni e sbavature
L’entusiasmo allo stadio Teofilo Patini è palpabile, con Castel di Sangro che si tinge d’azzurro per l’esordio amichevole del Napoli contro il Brest: dopo il ritiro in Trentino, qui si testa la fame di Conte e dei suoi.
I tifosi partenopei, sempre pronti a scaldare l’aria, vedono in questa sfida un primo assaggio di rivoluzione, ma anche un reminder che l’estate porta più speranze che certezze.
NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Beukema, Spinazzola; De Bruyne, Lobotka, Raspadori; Neres, Lucca, Lang. All. Conte.
Questa formazione urla ambizioni, con Neres che già brilla come il più ispirato – un vero lampo brasiliano – ma fa sorgere dubbi: De Bruyne è un lusso, eppure contro un Brest solido, serve più concretezza, non solo giochetti. Italia balza ai playoff Mondiali da testa di serie: attenti alle outsider irriverenti!
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Nei primi minuti, il Napoli domina gli angoli – “Ennesimo calcio d’angolo per il Napoli. Batte ancora David Neres con il mancino” – mostrando un’intensità che farebbe invidia al Liverpool, ma poi? Tiri alti come quello di Di Lorenzo e occasioni sprecate da Raspadori gridano: svegliatevi, non è solo preseason!
Ironico pensare che contro una squadra di Ligue 1 come il Brest, stiamo già discutendo di “pressing alto che costringe errori”, quando in passato, contro squadrette, il Napoli si perdeva in frasi fatte.
Per i veri tifosi, questo è un campanello: i nuovi innesti integrano bene, ma se non si affila la finalizzazione, finiamo come l’Inter di Conte, piena di idee ma vuota di gol.
Forza azzurri, trasformate questo 0-0 in un monito: l’entusiasmo va bene, ma a settembre serve vincere, non solo incantare.