giovedì, Gennaio 16, 2025
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Natan, il vero colpevole: le mani basso, un altro deve essere responsabile (oltre De Laurentiis)

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Natan e la sua deludente performance contro l’Empoli hanno sollevato molte domande sul suo ruolo nel Napoli. Il giovane calciatore brasiliano è stato scelto per sostituire Kim Min-jae, ma chi è il vero responsabile di questa decisione sbagliata? Non possiamo biasimare Natan, ma piuttosto colui che lo ha raccomandato come soluzione ideale per il dopo scudetto e per colmare il vuoto lasciato dal centrale sudcoreano. A fare questa scelta non è stato il direttore sportivo Mauro Meluso, bensì Maurizio Micheli, capo dello scouting, che ha commesso un grave errore nell’acquisto dell’ex Red Bull Bragantino.

La scelta di Natan: un grosso errore di valutazione

Il fallimento di Natan nel Napoli solleva interrogativi sulla sua reale capacità di adattarsi al calcio italiano. Chi ha deciso di puntare su di lui come acquisto chiave per la squadra, ignorando altri possibili candidati più validi? La responsabilità di questa scelta errata ricade su Maurizio Micheli e sullo scouting team, che hanno sottovalutato la situazione e commesso un grave errore di valutazione.

Le mancate opportunità in club di alto livello

Un’altra domanda che sorge spontanea è perché nessun club di alto livello nel mondo Red Bull abbia mai puntato su Natan. Se fosse davvero un gioiello inesplorato, come mai il Lipsia non ha mai pensato di dargli un’opportunità, specialmente dopo aver ceduto Gvardiol al City? Questi sono segnali che dovrebbero far riflettere sul reale valore e potenziale di Natan come difensore.

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