Cher Ndour rompe il silenzio sulla batosta col Napoli: “Hanno comprato tutti i fenomeni, ma noi non siamo mica dei brocchi”. #Fiorentina #SerieA #CalcioItaliano #SconfitteCheInsegnano
Cher Ndour, il centrocampista della Fiorentina, ha rotto il silenzio in un’intervista a Radio TV Serie A, commentando la recente sconfitta contro il Napoli. Con un tocco di amarezza mista a spavalderia tipica di chi è nuovo in campo, ha ammesso che perdere non è mai piacevole, soprattutto contro una squadra che sembra aver arraffato tutti i talenti del mercato. Ma hey, almeno ha il coraggio di dire che la sua squadra non è da buttare via.
“Nessuno è contento dopo una sconfitta, anche se arrivata contro una delle squadre più forti d’Italia. Hanno acquistato grandi campioni, ma anche noi abbiamo qualità. Siamo un gruppo nuovo, con un allenatore nuovo, e dobbiamo ancora conoscerci meglio. È una stagione importante: è la prima che affronto dall’inizio con un club per restarci, senza passare per prestiti. Mi sono posto degli obiettivi personali.”
Parlando del suo rapporto con l’allenatore, Ndour non lesina elogi, dipingendo un quadro di un mister che sa farsi valere senza tanti fronzoli. In un mondo del calcio dove tutti parlano di tattiche complicate, lui apprezza la schiettezza: un approccio diretto che chiede grinta e aggressività, come se volesse dire “basta con le chiacchiere, andiamo a morderci le caviglie”.
“Con mister Pioli mi trovo davvero bene. È un allenatore che comunica molto, sia dentro che fuori dal campo: è spontaneo, ti sostiene e ti chiede intensità, cattiveria, presenza in area e maggiore incisività. Mi sprona a essere aggressivo sull’uomo. Il desiderio è di provare a vincere qualcosa con la Fiorentina. Nell’ambiente, tra i tifosi, si percepisce il rammarico per le occasioni mancate. Mi piacerebbe anche giocare la Champions League e vestire la maglia della nazionale maggiore.”
Insomma, Ndour sembra pronto a rincorrere sogni ambiziosi, dalla vittoria con la Fiorentina alla Champions, passando per la nazionale. In un campionato sempre più spietato, dove i perdenti finiscono spesso ai margini, il suo ottimismo è quasi provocatorio – come se volesse sfidare i “grandi” con un ghigno. Chissà se bastano parole e ambizioni per ribaltare la stagione.