Chiariello Torna a Stendere i Criticoni: “Inventate Liti nel Napoli, Ma Sono Tutte Cazzate” #Napoli #Calcio #Mercato
Il giornalista Umberto Chiariello ha espresso il suo punto di vista in modo diretto e tagliente, smontando le critiche infondate sul Napoli e i suoi acquisti. Con un’ironia che non lascia spazio a fronzoli, ha sottolineato come i presunti drammi interni siano solo fantasie di chi non sa di cosa parla.
“E se il Napoli si fermasse così, a sei acquisti e poi aspettasse la fine del mercato per piazzare l’ultimo colpo, quello decisivo, sareste subito pronti a criticare? Vi inventereste di una mega lite tra Conte e De Laurentiis? Perché non fate altro che inventare.”
“Ci sono dei pseudo colleghi che sono degli inventori. Liti, liti nel Napoli. Nulla di vero. Vanno d’amore e d’accordo, sono a Ischia con le famiglie, presidente e allenatore. Stanno programmando il futuro. I sei acquisti sono stati fatti. Il Napoli ha preso uno dei portieri di maggior rendimento degli ultimi due campionati. Milinkovic-Savic è un portiere importante. Può piacermi, può non piacermi, non interessa a nessuno e neanche a me stesso. Mi annoio io pure di parlare di una cosa del genere. Io stesso. Abbiamo preso un portiere importante. Ne avevamo uno importante. Abbiamo sicuramente una blindatura notevole.”
“Ci serviva un centrale difensivo importante e l’abbiamo preso. Il migliore degli ultimi due campionati di Serie A con Motta e con Italiano. Viene da scuole dove ha lavorato tanto, ha imparato tanto. E’ alla caccia di una maglia della sua nazionale. Ma ricordiamo che l’Olanda ha una ricchezza di centrali difensivi che è mostruosa. Non ha un centravanti fortissimo, tanti giocatori buoni, ma difensori centrali con la (2:51) pala. E poi c’è il migliore di tutti, Van Dijk del Liverpool.”
Passando ad altri rinforzi, Chiariello ha difeso con foga le scelte della squadra, evidenziando come queste non siano solo utili, ma anche necessarie per mantenere l’equilibrio.
“E poi abbiamo preso uno dei migliori giovani difensori italiani, che ha fatto una bella esperienza l’anno scorso. Ha mostrato personalità, rigore decisivo con la Juve, buoni piedi, fisico. Marianucci non è un ricambio Non è uno come Rafa Marin, un po’ sperduto. Tutto diverso. Questo è uno tosto. Poi abbiamo preso il fuoriclasse dei fuoriclasse: Kevin De Bruyne. Chapeau. Punto e basta. E poi abbiamo preso un attaccante esterno che l’anno scorso ha fatto 14 gol in tutte le competizioni. Ha vinto il campionato, in Champions si è messo in grande spolvero. Piaceva a tutti. Dribbling, corsa, gol, assist. Noa Lang. Anche lui 26 anni, nel pieno della maturità. E poi abbiamo preso il centravanti. L’anno scorso ha fatto 14 gol con l’Udinese. Un impatto fisico importante. L’alter ego di Lukaku. Abbiamo mantenuto tutta la squadra titolare, compreso Raspadori, Juan Jesus, Gilmour, Spinazzola. Tutta gente che ha dato grande contributo”
“15 titolari più 6 nuovi fa 21. Aggiungiamo il terzo portiere, 22. Poi ci sono un paio di under interessanti, come Hasa e Vergara. Magari rimarranno aggregati alla prima squadra per fare esperienza, almeno fino a dicembre. Bisogna capire.”
Nel suo intervento, Chiariello ha toccato anche questioni pratiche, come le decisioni sul roster e l’importanza di mantenere lo spogliatoio unito, senza peli sulla lingua.
“Teniamo Zanoli? Prendiamo Sanchez? Decidiamo. Manna e Conte lo decideranno, con l’avallo di De Laurentiis. Arriva l’uno, siamo contenti. Resta l’altro, non ci dispiace. Ma non è fondamentale come scelta. Il sesto centrocampista? Per me è importante capire cosa farà Raspadori. Perdere Raspadori è un errore gravissimo. Bisogna riconvincerlo che sarà parte importante del progetto. E sarebbe un acquisto importante per il Napoli, come Anguissa.”
“Può non arrivare un altro centrocampista, ma chi se ne frega. C’è Anguissa che va a fare la Coppa d’Africa? a perché siamo dimenticati che l’abbiamo sostituito con Gilmour? Gilmour non deve giocare mai? E’ un signor giocatore. Poi c’è Lobotka e abbiamo questi ragazzi che sono validi.”
Chiariello non ha risparmiato frecciate su potenziali acquisti e il valore reale dei giocatori, sottolineando come il mercato non sia solo una questione di nomi altisonanti.
“Tutto sta lì: l’attaccante. Abbiamo perso Ndoye. E allora? Buonissimo giocatore. Per me era perfetto, per Conte era perfetto per il tipo di compiti che deve svolgere l’esterno sinistro alto. Fa bene le due fasi, ha un buon 1 contro 1, velocità, corsa, tagli, assist, qualche gol, non tantissimi. Ma valeva oltre 50 milioni? E chi glielo dice a Scott Mc Tominay che arriva uno che nella sua carriera ha fatto tre squadre, la più importante è il Bologna, dove si è affermato un po’ di più.”
“E’ un giocatore che mu piace moltissimo e lo ribadisco. Questo arriva e prende 5 milioni di euro in testa a Politano, in testa a Mc Tominay, in testa ad Anguissa, in testa a Lobotka. Il giorno dopo c’è la fila davanti all’ufficio di De Laurentiis.”
“Ndoye a 3 milioni ha un senso, non dà fastidio a nessuno, si cala nella squadra e fa benissimo. Ndoye a 5 milioni è devastante, anche se Napoli glieli vuole dare, non glieli deve dare, perché voi non capite una cosa. Parlate di calcio come la raccolta delle figurine. Ci sono delle regole che dovete imparare se volete parlare di calcio. 4 massimo dal vivaio, 4 di formazione italiana, 17 over, più gli under a piacere.”
In chiusura, il giornalista ha ribadito l’importanza di strategie solide, criticando chi non comprende le dinamiche reali del calcio e auspicando mosse future che rafforzino la squadra senza sconvolgere gli equilibri.
“Se capite come si imposta la squadra parliamo quanto vi pare. Non c’è posto per Billing, non c’è posto per Mazzocchi, non c’è posto per Simeone. Perchè Zanoli può essere preso in considerazione? Perchè rientra nei 4 del vivaio, dove ne abbiamo solo Contini. E quindi non va a toccare la lista di 17, che con Raspadori è bloccata, C’è solo un posto: quello per l’ala sinistra.”
“C’è una cosa che voi dovete imparare. Il valore aggiunto di una squadra si chiama spogliatoio e andare a toccare l’equilibrio di spogliatoio è una cosa devastante. Meglio un giocatore meno forte, che uno forte che tocchi l’equilibrio di spogliatoio. A meno che non sia fortissimo. Bene ha fatto il Napoli.”
“Ma perché tre mesi? Perché per tre mesi si è cercato di costruire, arriva il Nottingham Forest, spariglia le carte, il Napoli si ferma, non partecipa ad aste. Ce ne sono tanti. Ci dispiace, a me personalmente tantissimo, perché ci credevo molto che potesse essere un giocatore utile a Napoli, credo che sia dispiaciuto anche a Conte, ma Conte è un uomo di mondo e queste cose le capisce.”
“Guardiamo avanti. Ora due sono le strade: un top player in decadenza, in esubero dalla Premier? Bisogna aspettare, che Conte si rassegni. Un talento individuato dallo scouting che piaccia a Conte? Che ci si fiondi subito. Tertium non datur”.”
Con queste parole, Chiariello chiude il suo intervento, lasciando intendere che il futuro del Napoli dipenderà da scelte pragmatiche e intelligenti, in un mondo del calcio dove le chiacchiere spesso sovrappongono alla realtà.