Il Napoli inciampa all’esordio: un’amichevole da dimenticare, ma i segnali dal campo non sono tutti negativi
Il Napoli ha palesato tutte le sue fragilità nel primo test amichevole a Castel di Sangro, perdendo 2-1 contro un Brest tutt’altro che irresistibile: una sveglia brusca per i campioni d’Italia, che dovevano almeno pareggiare per non alimentare dubbi sul precampionato. Ma andiamo oltre i gol: questa sconfitta ricorda le annate passate, quando il ritiro estivo era un mix di euforia e ingenuità, come ai tempi di Sarri – solo che oggi, con le nostre stelle, ci si aspetta di più da una squadra che ha dominato la Serie A l’anno scorso.
Intervistato da Sky Sport, David Neres ammette la durezza dell’impegno: “Sapevamo che sarebbero stati un avversario tosto, che sarebbe stata una partita dura, vogliamo sempre vincere e ora dobbiamo prepararci al meglio per la prossima gara”. Giusto, ma dai, Neres: contro una squadra di Ligue 1 di medio cabotaggio, “tosto” suona come una scusa per mascherare errori banali – i tifosi veri si chiedono se Spalletti stia già perdendo il controllo o se è solo ruggine estiva, tipo quelle brutte amichevoli del 2018.
Sul fronte personale, l’attaccante brasiliano si mostra motivato: “Mi sento bene, il lavoro quotidiano è molto duro, ma so che è importante per noi e per la stagione alle porte. Cerco di dare il massimo ogni giorno, per essere pronto per una lunga stagione come quella che ci aspetta”. Parole che scaldano il cuore, ma facciamoci una domanda: quante volte abbiamo sentito discorsi simili da giocatori che poi spariscono in campo? Pensate a Higuain ai suoi tempi – Neres deve tradurre sudore in gol, altrimenti sarà un’altra stagione di rimpianti napoletani.
Parlando dei rinforzi, Neres è euforico: “Sono arrivati ottimi giocatori, avevamo già una squadra molto forte ma con i nuovi acquisti ci siamo rinforzati ulteriormente. Spero che ci diano una mano nel raggiungere i nostri obiettivi”. Fantastico, ma non illudiamoci: il Napoli è forte, sì, però paragonato al Milan o alla Juve, questi “ottimi” acquisti devono farsi valere subito – altrimenti, è come buttare soldi al vento, come fece De Laurentiis con certi flop del passato.
E su quel compagno misterioso, “Sappiamo tutti che tipo di calciatore sia, è un giocatore di livello mondiale e ovviamente è facile giocare insieme a lui e lo sarà sempre di più con il passare delle partite e degli allenamenti. Quando ha la palla cerco sempre di farmi trovare pronto, di muovermi. È fantastico poter giocare con un calciatore come lui”, che Neres attribuisce a “De Bruyne” – ok, magari è un refuso per Anguissa o Kvara, ma se è davvero lui, be’, sognare non costa nulla. Ironia a parte, i partenopei hanno bisogno di magie vere per non finire a inseguire l’Inter: preparatevi, gente, questa stagione promette scintille o disastri.