David Neres non si trattiene dopo la batosta col City: “È pazzesco vincere lo Scudetto col Napoli!” #Napoli #ChampionsLeague #CalcioEuropeo
David Neres, attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista a TNT Sports Brasil direttamente dall’Etihad Stadium, subito dopo la gara contro il Manchester City. Con un po’ di quella sincerità brutale che fa tanto bene al calcio, il giocatore ha condiviso le sue riflessioni su una carriera vincente, senza tanti giri di parole.
Parlando dei suoi successi, Neres ha toccato il tasto del trionfo in Italia: “Ah, è pazzesco. Credo che, nei posti in cui sono stato, non ci sia mai stato niente di simile. La passione che hanno per il Napoli, per il calcio, è incredibile”. Insomma, un’ammissione che fa capire quanto il Sud possa essere più appassionato di certi campionati freddi e calcolati.
Sull’andamento della partita e l’impatto dell’espulsione, Neres è stato diretto, senza scuse inutili: “Credo che siamo partiti bene, loro un po’ meglio all’inizio, ma l’espulsione, ovviamente, ha cambiato molto l’andamento della gara. È molto difficile giocare in dieci, soprattutto contro una squadra come il Manchester City. Ma ormai è acqua passata: voltiamo pagina e pensiamo alla prossima”. Non c’è da stupirsi, giocare in inferiorità numerica contro una macchina come il City è un suicidio, ma almeno ha scrollato via la sconfitta con stile.
Quando gli è stato ricordato che questa è la sua decima stagione in Europa e che ha già messo in saccoccia cinque titoli nazionali, Neres ha risposto con un tocco di umiltà mista a confusione: “No, non sapevo nemmeno che fosse già la decima! Già… per me erano otto, sette, qualcosa del genere”. Chissà se stava solo scherzando o se davvero perde il conto dei trofei – un lusso che pochi possono permettersi.
Sul giocare al fianco di De Bruyne, Neres non ha lesinato elogi, ma con un pragmatismo che sa di realtà cruda: “Giocando al suo fianco, il nostro compito lì davanti è solo correre, perché il pallone arriva sempre”. Insomma, un modo per dire che se hai un genio in mezzo al campo, il resto è solo sudore e meno pensiero.
Infine, riguardo al suo obiettivo per il Mondiale, Neres ha mantenuto i piedi per terra, senza sogni irrealistici: “Il mio obiettivo è guadagnarmi più spazio nella mia squadra. Prima di tutto, giocare più minuti e conquistare una convocazione. La Coppa del Mondo è sempre la conseguenza di un buon rendimento nel club”. Una lezione per tutti quei talenti che pensano di arrivare in alto senza il lavoro sporco. Con queste parole, Neres chiude un’intervista che dipinge un ritratto onesto di un giocatore che sa dove vuole andare, nel mondo del calcio dove non tutti hanno le idee chiare.