#MercatoSerieA Senza peli sulla lingua: voti, plusvalenze e colpi che fanno discutere — il pagellone delle grandi non perdona. #Calcio #SerieA
Nella consueta rubrica su Tuttomercatoweb.com è stato pubblicato il pagellone del mercato delle top club di Serie A. Di seguito le dichiarazioni riprese integralmente.
“Questi sono i miei voti sul mercato delle grandi, includendo il Torino, per motivi personali di carattere logistico. Atalanta: 5,5. Plusvalenze da urlo, ma… il potenzialmento è relativo, a parte, forse, Krstovic. La squadra è ad un bivio: o restare grande, o retrocedere come outsider. Bologna: 5,5. Situazione simile a quella dell’Atalanta, con cessioni a peso d’oro. Virtuosa la scelta di Orsolini, che ha escluso l’ipotesi-Arabia, per rimanere al servizio di Italiano. Fiorentina: 6,5. L’essenziale è avere rinunciato al corteggiamento dei pezzi pregiati. Questo aspetto prevale, rispetto al mercato in entrata, allietato da Fazzini e Piccoli. Inter: 6/7. L’attacco, anche senza Lookmann, è eccellente, per quanto privo del solista, che salta l’uomo. La difesa era da svecchiare, ma Akanji, in extremis, è piu di un rincalzo.
Juventus: 6,5. Si doveva vendere, e 8 giocatori sono stati ceduti solo in extremis. Non valeva la pena inseguire Kolo Muani, a quota 60 milioni, e, alla fine, ha prevalso il buon senso. Lazio: 5. Lotito è stato bloccato dal Covisoc, per cui Sarri deve lavorare con la squadra della scorsa stagione. Si tratta, comunque, di una rosa di alto livello. Milan: 6/7. L’impressione è che alcune operazioni, come un anno fa, abbiano risposto più alla finalità di incrementare la qualità, che non di soddisfare Allegri. Modric e Rabiot, in ogni caso, non si discutono. Napoli: 8. Sono arrivati 8 giocatori, e l’ultimo colpo, cioè Hojlund, completa un organico limitato solo dall’infortunio di Lukaku. Brilla la luce di De Bruyne, ma anche gli altri sono utilissimi. Roma: 6,5. L’acquisto principale è Gasperini. Il tecnico ha a disposizione i trequartisti, fondamentali nel suo gioco. Detto questo, Ferguson potrebbe risolvere i problemi offensivi. Torino: 5. La musica non cambia. Bi-lancio sì. Ri-lancio, probabilmente, no. Con tutto il rammarico possibile, i giocatori in entrata non sono all’altezza di quelli in uscita”