In una recenta intervista rilasciata nel programma “The Overlap” trasmesso su YouTube, le due leggende del Manchester United, Gary Neville e Roy Keane, non hanno risparmiato dure critiche nei confronti dei club italiani di calcio.
Nel programma, i due ex calciatori hanno raccontato alcuni episodi che li hanno portati a sospettare l’uso di sostanze dopanti da parte di alcune squadre di Serie A che hanno affrontato in campo: “Penso che ci siano state alcune squadre contro cui abbiamo giocato che non erano pulite, lo abbiamo detto in quel momento. Non posso fare nomi di squadre o di giocatori, ma guardando a quel che è successo dopo nel ciclismo e con i medici, mi dispiace. Eravamo in forma, ma sono uscito dal campo contro una squadra italiana che ero distrutto e ho pensato che qualcosa non andava. Non voglio che sia una scusa, ma qualcosa non andava” ha dichiarato Gary Neville.
In tono simile, anche Roy Keane ha rilasciato dichiarazioni allarmanti: “Quando affrontavamo certe squadre uscivi distrutto. Ma contro un paio di squadre italiane guardavo le facce dei giocatori e sembrava che non avessero giocato la partita”.
Keane ha poi aggiunto che altre squadre, per la loro qualità tecnica, lo hanno fatto dubitare della propria abilità: “Generalmente erano il Real Madrid o il Barcellona, nessun’altra squadra mi ha fatto dubitare di essere abbastanza bravo. Una volta a Barcellona penso di aver toccato palla quattro o cinque volte, ma nel riscaldamento. Non riuscivamo proprio ad avvicinarci a loro. Perdemmo 4-0 e ci ritenevamo pure fortunati”.
Rispetto a tali dichiarazioni, Paolo Ziliani ha commentato su Twitter: “E’ aperto il concorso: ‘Indovina la squadra dopata di cui parlano Gary Neville e Roy Keane’. Mentre i media italiani si stracciano le vesti e parlano di accuse shock cadute dal cielo, un piccolo ripasso a fatti e processi accaduti a fine anni 90 e inizio 2000 e una sbirciatina agli archivi dell’UEFA offrirebbero chiari indizi e facili spiegazioni”.