Quando il fuoco divampa, non ci si fa troppi problemi: il calcio è spettacolo ma anche business, e dopo l’incendio del 18 maggio serve una mano da 50mila dollari #Calcio #Incendio #BusinessSportivo #Emergenza
Lo spettacolo del calcio non conosce solo gioie e vittorie, ma a volte si scontra con realtà ben più dure. Lo scorso 18 maggio un incendio ha colpito duramente l’ambiente di lavoro, lasciando alle spalle una pesante scia di danni e una perdita di reddito consistente. Ora, per sostenere i dipendenti colpiti, servono circa 50mila dollari.
Il fatto è chiaro: dopo l’evento “è accaduto lo scorso 18 maggio ed ora sono necessari circa 50mila dollari per sostenere la perdita di reddito dei dipendenti”. Non è proprio uno scherzo, anzi, rappresenta un autentico problema che mette in ginocchio chi lavora dietro le quinte e rischia di far saltare la fragile tranquillità economica di tanti.
In situazioni come queste, non ci si può permettere di abbassare la guardia. La macchina del calcio deve andare avanti e non lasciare indietro nessuno: la speranza è che la raccolta fondi vada a buon fine e che il buco economico possa essere colmato quanto prima, garantendo in qualche modo continuità e sicurezza a chi ha perso il proprio reddito.
Lo sport, per quanto passionale, deve fare i conti con la realtà e con la necessità di proteggere chi lavora dietro le quinte, spesso dimenticato. Questi fatti lo ricordano ancora una volta con durezza.