venerdì, Marzo 29, 2024

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“No, servono elementi nuovi e non ci sono!”

Eduardo Chiacchio, il legale che difese il Napoli nell’udienza per l’affare-Osimhen, è intervenuto nel corso di ‘Radio Goal’

© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Eduardo Chiacchio, il legale che difese il Napoli nell’udienza per l’affare-Osimhen, è intervenuto nel corso di ‘Radio Goal’, trasmissione in onda su Radio Kiss Kiss Napoli: “Il Napoli è stato prosciolto in due gradi di giudizio per il caso plusvalenze, io ero con la società all’epoca e quindi so bene di cosa parlo. Per poter rimettere in gioco il Napoli su questo tema dovrebbero uscire solo fatti nuovi e fatti nuovi non ci sono. Per fatti nuovi intendo intercettazioni, che però non ci sono. Al momento questo rischio non esiste.

Dove nascono le indagini sull’affare-Osimhen? Tutto nasceva da un club belga, lo Charleroi, che aveva ceduto il calciatore al Lille con diritto sulla rivendita. E’ questa l’operazione che lamentavano i belgi. Da questa situazione sono partite le indagini delle procure locali, in Belgio e in Francia, e poi sono stati trasmessi gli atti a Napoli per l’attività investigativa.

Per poter agire con ricorso per revocazione, com’è stato avviato nei confronti della Juventus e che poi ha portato alla condanna dell’altro, sono necessari elementi nuovi: intercettazioni telefoniche o ambientali, confessioni, di cui al momento non abbiamo notizia. Sotto un profilo procedurale dunque non ci sono problemi. Io ho trattato questo procedimento e non c’è nulla, quindi il rischio non c’è”.

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