Michele Pazienza, ex giocatore e ora allenatore, ha condiviso le sue opinioni in una recente intervista a Radio Goal, in onda su Kiss Kiss Napoli. I suoi ricordi delle esperienze vissute in passato quando vestiva la maglia azzurra sono ancora vivi: “Ho avuto la fortuna di vivere scene come quella di Capodichino quando giocavo con la maglia azzurra. Sono cose che ti rimangono dentro e ti danno ulteriori stimoli.”
Anguissa, il fulcro del centrocampo
Un punto focale dell’intervista è stata la discussione su Anguissa, la cui importanza per gli schemi di Conte è innegabile: “Anguissa non so se sta giocando meglio rispetto all’anno dello Scudetto ma è evidente che stiamo parlando di un giocatore fondamentale per gli schemi di Conte. Non dà riferimenti e ha il compito di svariare su tutto il fronte di centrocampo oltre al fatto che si inserisce anche nella manovra d’attacco.” Pazienza sottolinea come Anguissa stia diventando una presenza devastante nella zona offensiva, contribuendo con gol e assist e giocando un ruolo essenziale nel pressing.
Concentrazione e vittorie chiave
La vittoria a Bergamo è stata un segnale forte e chiaro della concentrazione della squadra: “Bisogna stare con i piedi per terra ma la vittoria di Bergamo dimostra come in una settimana in cui l’attenzione era spostata su Kvara e sul mercato, Conte dimostra come i ragazzi siano concentrati solo sul campo e questo è un segnale enorme, ulteriore, lanciato all’Inter e all’intero campionato.” Le parole di Pazienza risuonano come un monito per gli avversari, evidenziando la dedizione del team, in barba alle distrazioni esterne.